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Nuoto
Nuoto, Thomas Ceccon e la maledizione dei 200 misti: questa gara non s’ha da fare
Una gara dal sapore di maledizione. Spesso e volentieri quando si sono descritte le qualità di Thomas Ceccon in piscina si è descritto il suo eccezionale eclettismo. L’atleta veneto, come pochi al mondo, è in grado di spaziare tra varie distanze, con crono ragguardevoli. Per questo, la logica conclusione sia quella che i 200 misti possano essere la sua distanza ideale.
Una considerazione discutibile. In primis, le qualità aerobiche di Thomas non si sposano al meglio con una prova che richiede tanto proprio per l’alternarsi degli stili, dal momento che il veneto ha nelle sue corde la miglior espressione di se stesso su un 100 metri. In secondo luogo, la massimizzazione di una prova di questa tipologia richiede attenzione nei particolari.
Da questo punto di vista, la squalifica per l’allineamento delle mani nella virata dei 125 metri è un qualcosa per cui l’azzurro ha fatto le spese a Otopeni (Romania), non potendo competere potenzialmente per la medaglia, ma è anche chiaramente frutto del fatto di non aver più dato seguito a una specialità che, per l’appunto, richiede l’abitudine nel gareggiare in contesti di alto livello.
Se andiamo a sfogliare l’album dei ricordi, l’unico riscontro degni di nota per Ceccon sono in vasca corta e c’è il solo argento europeo di due anni fa a Kazan. Ecco che la sensazione sia proprio che questa distanza, spesso associata al nuotatore italiano, in realtà per tanti motivi non rientri in quella che possa consentirgli di esprimere il suo modo di competere al top.
RISULTATI AGLI EUROPEI IN VASCA CORTA
33° agli Europei 2017 di Copenaghen (Danimarca)
12° agli Europei 2019 di Glasgow (Scozia)
Argento agli Europei 2021 di Kazan (Russia)
Foto: LaPresse