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Tennis
Oscar 2023, l’emozione azzurra dell’anno. Jannik Sinner annulla tre match-point a Djokovic e lo batte due volte
2-6, 6-2, 5-4 e 40-0. Questo recitava il tabellone il 25 novembre, quando sul cemento indoor di Malaga si sta disputando Novak Djokovic vs Jannik Sinner, il match più atteso dell’intera Coppa Davis. L’Italia ha perso il primo singolare con Lorenzo Musetti e il nostro numero 1 è sotto nel punteggio contro il numero 1 al mondo, 24 volte Campione Slam. La nostra Nazionale è con le spalle al muro nella semifinale contro la Serbia, il fuoriclasse balcanico ha infatti a disposizione tre match-point sul turno in battuta dell’altoatesino.
Si tratta oggettivamente di una situazione disperata: a Djokovic basta mettere a segno un punto su tre tentativi a disposizione per trascinare la Serbia all’atto conclusivo della massima competizione per squadre di tennis, mentre Sinner deve inventarsi qualcosa di surreale contro il tennista più vincente di tutti i tempi. Crederci è un discorso solo per impavidi temerari e fedeli estremi, adepti che non abbandonano il tempio nemmeno quando il crollo sembra essere soltanto questione di istanti, cultori del surreale e dell’improbabile.
Tre match point contro e dall’altra parte della rete un fenomeno che in stagione ha vinto tre Slam e si è messo in testa di alzare al cielo anche l’Insalatiera, tra l’altro capace di vincere venti match di fila in Coppa Davis, dove non perde dal 2011. Gli astri sono tutti avversi al nostro portacolori, che però proprio in quel frangente entra in una nuova dimensione agonistica e dà vita a quella che è a tutti gli effetti l’impresa più epica dello sport italiano nel 2023 (e non solo…).
Lungo il back di rovescio di Djokovic, superba prima (risposta di Djokovic in rete), magistrale volée a rete con il serbo in apnea. Tre match-point annullati consecutivamente, poi arriverà l’ace per chiudere i conti. Sul 5-5 del terzo set l’inerzia della partita è cambiata, Sinner firmerà anche il break e vincerà l’incontro.
Italia-Serbia 1-1. Non è finita. Bisogna vincere il doppio di spareggio per andare in finale. Ancora Sinner e Djokovic in campo, affiancati rispettivamente da Lorenzo Sonego e Miomir Kecmanovic. Gli azzurri domineranno l’incontro in lungo e in largo, Sinner diventerà così il primo giocatore a battere Djokovic per due volte nello stesso giorno. Il resto è storia: l’Italia batterà l’Australia per 2-0 (prima Matteo Arnaldi, poi ancora Jannik Sinner) e conquisterà la Coppa Davis per la seconda volta, a 47 anni di distanza dalla prima gioia.
Foto: Lapresse