Sci Alpino
Pagelle discesa Bormio: la Francia ha trovato un campione, delude Paris, Schieder involuto, Franzoni va atteso
PAGELLE DISCESA BORMIO 2023
Giovedì 28 dicembre
Cyprien Sarrazin, 10: nato gigantista, questo classe 1994 francese ha dovuto fare i conti con diversi infortuni in carriera, senza riuscire mai a decollare tra le porte larghe, nonostante un successo in parallelo nel lontano 2016, quando era ancora un autentico carneade. Poi la decisione di convertirsi in velocista: primo superG disputato nel febbraio 2021, prima discesa all’inizio della passata stagione. Che avesse talento era fuori di dubbio: non si arriva sesti in Val Gardena alla terza discesa della carriera…Quest’anno aveva impressionato nelle prove a Beaver Creek, poi ancora sulla Saslong aveva sfiorato il podio. Insomma, il botto era nell’aria e puntualmente si è materializzato a Bormio. La Francia ha trovato un super discesista, peraltro probabilmente ancora più a suo agio in superG: può vincere tanto.
Marco Odermatt, 9: la maledizione continua. È incredibile come un fuoriclasse di questo calibro non abbia ancora mai vinto una gara di discesa in Coppa del Mondo! Oggi l’obiettivo è sfumato per soli 9 centesimi. Tuttavia l’infortunio dello sfortunatissimo Marco Schwarz, di fatto, gli consegna su un piatto d’argento la terza Coppa del Mondo generale consecutiva.
Cameron Alexander, 7,5: malgrado il distacco elevato di 1.23, conquista un podio importante, il secondo della carriera in Coppa del Mondo, che va ad aggiungersi al bronzo in discesa ai Mondiali 2023.
Justin Murisier, 7,5: altro atleta che si è reinventato. Lo svizzero è nato slalomista, si è specializzato nelle combinate, ha conquistato l’unico podio nel circuito maggiore in gigante ed oggi si è inventato un quarto posto su una pista che ama, visto che già nel 2022 fu 7° sulla Stelvio.
Vincent Kriechmayr, 5: se il quinto posto non è un risultato disprezzabile, per uno come lui un distacco di 2.07 dal vincitore rappresenta una vera mazzata morale.
Mattia Casse, 6,5: è sempre lì, a ridosso dei primissimi, oggi sesto. Eppure, come già in Val Gardena, manca sempre qualcosa per l’acuto. Tecnicamente non gli manca nulla, ma in alcuni frangenti potrebbe osare di più.
Aleksander Aamodt Kilde, 5: prende un sasso, danneggia uno sci e si ritira per evitare rischi. Un brutto colpo per il (velleitario) tentativo di tenere testa ad Odermatt per la classifica generale.
Florian Schieder, 5,5: 14° a 2.67, sembra aver smarrito la spavalderia che lo aveva visto esplodere nella passata stagione, con tanto di podio a Kitzbuehel. Tecnicamente sembra regredito e fa fatica anche nei tratti dove conta la scorrevolezza. Quest’anno non è ancora mai entrato in top10.
Pietro Zazzi, 6: conquista il miglior risultato in carriera in Coppa del Mondo e conclude 18°. Le piste di Bormio e Kitzbuehel sono le sue preferite, perché è uno sciatore tecnico, che fa però tanta fatica quando deve lasciar correre gli sci.
Giovanni Franzoni, 5,5: le prove avevano illuso, in gara non riesce a chiudere in zona punti. Dà proprio la sensazione di avere ancora un po’ di timore ad altissime velocità. Va compreso ed aspettato, perché viene da un grave infortunio ed è uno dei rarissimi giovani italiani su cui provare a costruire qualcosa.
Dominik Paris, 5: la delusione è tanta, inutile nasconderlo. È il maestro della Stelvio, nessuno qui ha vinto come lui: ben 6 volte in discesa e 1 in superG. Oggi doveva essere l’occasione per mettere la freccia nella classifica di specialità, invece incassa uno ‘zero’ che rischia di compromettere tutto e vanificare l’inattesa vittoria in Val Gardena. Ora arriva Wengen, una pista mai amata dall’altoatesino.