Seguici su

Sci Alpino

Pagelle discesa Val Gardena: l’Italia aveva bisogno di Paris. Odermatt sente il fiato sul collo

Pubblicato

il

Dominik Paris

PAGELLE DISCESA VAL GARDENA 2023 

Dominik Paris, 10 e lode: rinasce proprio in Val Gardena, su una delle piste che lo avevano sempre respinto. Per la verità, dopo i fasti di Kristian Ghedina, che qui vinse quattro volte in discesa, per l’Italia erano stati decenni di vacche magrissime sulla mitica Saslong. Oggi l’incantesimo si è rotto. Paris è tornato a fare la differenza come ai bei tempi nei tratti di pura scorrevolezza. Ha gettato il cuore oltre l’ostacolo sui poco amati ciaslat, dove ha limitato i danni perdendo 3 decimi, per poi scatenarsi nella parte conclusiva. A 34 anni non è più un giovincello, ma sappiamo come nella velocità sovente si ottengono grandi risultati anche in età molto avanzata, talvolta anche vicina agli ‘anta’. Di sicuro l’Italia ha ancora tanto bisogno di lui, perché in campo maschile non vinceva da quasi 2 anni (e l’ultimo ad imporsi, guarda caso, era stato proprio Paris a Kvitfjell) e non ha altri campioni al di fuori dell’altoatesino, se non qualche giovane interessante, ma ancora decisamente acerbo. Chissà che non possa anche essere la volta buona per puntare alla classifica di Coppa del Mondo di discesa. Arriveranno piste favorevoli come Bormio e Kitzbuehel. Se dovesse limitare i danni a Wengen…

Aleksander Aamodt Kilde, 8,5: il distacco da Paris è importante, 44 centesimi. Per il norvegese comunque una grande reazione d’orgoglio dopo il superG di ieri completamente steccato e nel quale era uscito fuori dalla zona punti.

Bryce Bennett, 8: si conferma il vero specialista della Saslong e, dopo il successo a sorpresa di giovedì (nella versione accorciata che recuperava Beaver Creek), porta a casa un altro podio di prestigio, che gli consente di rimanere in vetta alla classifica di specialità con 160 punti, gli stessi di Kilde.

Cyprien Sarrazin, 7,5: con il francese, da adesso in poi, bisognerà fare sempre i conti. In passato è stato un gigantista di livello medio-basso, in grado di vincere anche un parallelo nel lontano 2016. In un paio di stagioni ha effettuato una rapida metamorfosi in velocista ed è qui che ha trovato la propria dimensione. Oggi chiude quarto, la sensazione è che le sue piste debbano ancora arrivare, perché sa esaltarsi sui curvoni veloci.

James Crawford, 7: il canadese si conferma ad altissimi livelli, oggi il podio sfuma per soli 7 centesimi.

Mattia Casse, 7: grande costanza di rendimento in questo avvio di stagione, sia in discesa sia in superG. Manca però qualcosa, c’è sempre l’imprecisione di troppo che gli nega l’acuto. Deve trovare la giornata giusta.

Marco Odermatt, 6: lo svizzero sta incontrando difficoltà impreviste nella velocità, sin qui non ha portato a casa i punti che si sarebbe aspettato. Ed inizia a sentire il fiato sul collo di Schwarz…

Marco Schwarz, 6,5: di sicuro non è fortunato, perché anche oggi è rimasto alle spalle di Odermatt per soli 3 centesimi. Il nono posto resta comunque un risultato di tutto rispetto. Pochi se ne sono accorti, ma l’austriaco sta lottando per la Coppa del Mondo generale ed è l’unico in grado di creare grattacapi ad Odermatt.

Florian Schieder, 5: non incide né nei tratti scorrevoli né sui ciaslat. Una gara incolore, chiusa fuori dai 15.

Benjamin Jacques Alliod, 6: ancora una volta sfiora la zona punti. È un classe 2000, uno dei nostri pochi giovani interessanti nella velocità. Segniamoci questo nome, perché le qualità ci sono.

Foto: Fisi/Pentaphoto

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità