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Pagelle Europei nuoto: l’Italia scopre Sara Curtis! Pilato e Mora promettono bene

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Sara Curtis

PAGELLE EUROPEI NUOTO OTOPENI 2023 

Arrivano due medaglie nella prima giornata di gare a Otopeni e il confronto con Kazan è subito negativo per la spedizione azzurra ma si sa che non sarà un Europeo all’altezza di quello di due anni fa dove tutte le punte azzurre erano più o meno in forma. Manca forse un podio dai 400 stile libero, dove Ciampi e De Tullio sono andati solo vicini alla medaglia. Tutti gli azzurri che erano in semifinale hanno superato il turno e domani proveranno ad aggiungere altre medaglie preziose al bottino italiano che parte con due argenti dalle staffette 4×50 stile libero. Questi i voti degli azzurri in vasca nella prima giornata degli Europei di Otopeni

SARA CURTIS 9: Prima giornata in azzurro della carriera e porta a casa un argento da protagonista nella staffetta 4×50 stile libero che chiude lasciandosi alle spalle Gran Bretagna e Danimarca e un posto in finale nei 50 stile libero individuali. Non solo promette bene ma è già protagonista a livello assoluto.

SILVIA DI PIETRO 6.5: Fatica a tornare quella dei giorni migliori, anche se la sua pazienza e dedizione meriterebbero ben altri risultati. Fa ben sperare nelle batterie dei 50 stile, poi in semifinale si incarta nella vasca di ritorno e fallisce una qualificazione alla finale ampiamente alla sua portata. Ce ne sarebbe abbastanza per crollare e invece riesce a lanciare in modo più che dignitoso la 4×50 stile e torna sul podio continentale per una medaglia che può essere la base da cui ripartire.

CHIARA TARANTINO 7.5: Si mette in gioco in un territorio che on le appartiene più di tanto e contribuisce con una frazione di spessore all’argento della staffetta. Nella gara individuale ci prova ma non riesce a far meglio delle compagne.

COSTANZA COCCONCELLI 7.5: Inizia il suo Europeo come meglio non potrebbe, con quella medaglia che aveva inseguito invano a Roma. Protagonista nella staffetta, segno che sta bene e potrà regalarsi altre soddisfazioni.

LEONARDO DEPLANO 8: Migliora il suo personale in scia ad un Proud imprendibile e lancia nel migliore dei modi la staffetta verso la conferma d’argento.

LORENZO ZAZZERI 7.5: Non sarà ancora tornato sui livelli pre-sto a livello di continuità di rendimento ma avercene di atleti che piazzano un 20”50 lanciato in staffetta. Solo Burras fa meglio di lui, mentre Richards, nel testa a testa, lo eguaglia.

THOMAS CECCON 6.5: Esce dalla confort zone affrontando una gara che non è proprio nelle sue corde e comunque il suo lo fa con un 20”98 lanciato che non è certo da buttare.

ALESSANDRO MIRESSI 7: Si conferma in condizione respingendo nell’ultima frazione della 4×50 stile l’assalto dei greci e gestendo il secondo posto, visto che il primo non era attaccabile.

MARCO DE TULLIO 6: Per quella che è la sua condizione attuale, non ottimale, fa probabilmente il massimo, dando l’impressione fino all’ultima vasca di poter ripetere il risultato di prestigio di due anni fa. Resta giù dal podio per due decimi ma appare in crescita rispetto a Riccione.

MATTEO CIAMPI 6: Ci prova a imprimere alla gara il suo ritmo ma prima Rapsys e poi Wiffen dimostrano di avere qualcosa in più e nel finale perde quella brillantezza che servirebbe per giocarsi il podio. Un film già visto su cui si dovrà lavorare in vista dei prossimi impegni.

LORENZO MORA 6.5: Non incanta il dorsista emiliano ma si mette in posizione di caccia. Tomac sembra avere qualcosa in più su questa distanza ma in finale può cambiare tutto. Per ora mette lì un tempo discreto e fa vedere di essere in condizione, poi si vedrà.

BENEDETTA PILATO 7: Senza strafare, con un po’ di stanchezza in corpo e con gli stimoli da ritrovare dopo l’adrenalina di Riccione, conquista la finale in scioltezza, con il quarto tempo. Domani darà tutto quello che ha, con la consapevolezza che le rivali sono di alto livello.

MARTINA CARRARO 6: Quando non puoi vincere, almeno pareggia. Applica questo schema alla prima giornata degli Europei e si va a prendere un posto in finale. Discreta al mattino, tutt’altro che perfetta in semifinale. Poco efficace soprattutto nella parte centrale ma la chiusura lascia ancora aperta la porta alla speranza di rivederla in zona podio.

MATTEO RIVOLTA 7: Non è al meglio ma con virate e subacquee riesce ad esaltarsi una volta di più. Si mette alle spalle di un inarrivabile Grousset e conquista l’ennesima finale europea in corta. Le volte precedenti gli obiettivi erano altri, qui un posto sul podio sarebbe gran lusso. Il capitano, comunque, c’è.

MICHELE BUSA 7.5: Non è scontato esordire in Nazionale ad un europeo, conquistare subito una finale con il record personale. Il romagnolo fa tutto questo in una gara anche affollata come i 100 farfalla. Piace per spirito e determinazione e lascia intendere che si può fare meglio.

ALESSIA POLIERI 5.5: Non ha preparato i 400 misti quest’anno e si è trovata ad aprire l’Europeo nei 400 misti, unica italiana al via. I miracoli a questi livelli non si fanno e infatti esce di scena come da programma. La buona frazione a farfalla lascia ben sperare per le sue gare.

LUCA DE TULLIO 6: Le sue gare sono altre ma non va comunque lontano dal tempo che sarebbe servito per la finale dei 400 stile

ANITA BOTTAZZO 6.5: 50 ma forse anche 75 metri di buona qualità, poi si spegne nel finale come le capita spesso perché i 100 rana ad alto livello ancora non fanno parte del suo bagaglio. Lascia ben sperare per la sua distanza prediletta.

FRANCESCA FANGIO 7: Una batteria in crescendo e per poco non va a giocare un brutto scherzo a Martina Carraro. La condizione c’è, in attesa di un 200 di qualità.

CHRISTIAN FERRARO 6: Ci prova a fare meglio del compagno Michele Busa che trova la zampata giusta per la semifinale nei 100 farfalla. Non fosse per il gioco dei due atleti della stessa nazionalità sarebbe qualificato per il turno successivo.

SIMONA QUADARELLA 7: Una batteria senza patemi, con la certezza di passare il turno ancora prima di partire. Gara di riscaldamento in attesa della sfida con la “solita” Kirpichnikova.

GIOVANNI IZZO 7: Un lancio da 21”44 era quello che gli si chiedeva per non correre rischi e tirare fuori una buona prestazione di squadra e lui rispetta alla grande le consegne.

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