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Pagelle Europei nuoto oggi: Lorenzo Zazzeri e Lorenzo Mora protagonisti della giornata azzurra! Martinenghi riparte dalla staffetta

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PAGELLE EUROPEI NUOTO OTOPENI 2023 

La seconda giornata dell’Europeo in corta porta quattro medaglie all’Italia, l’oro della 4×50 mista maschile, gli argenti di Simona Quadarella negli 800 stile libero e Benedetta Pilato nei 100 rana e il bronzo di Lorenzo Mora nei 50 dorso. Tanta Italia in finale anche domani: Zazzeri e Miressi nei 50 rana, Polieri nei 200 farfalla, Panziera nei 200 dorso, Martinenghi e Cerasuolo nei 100 rana, Costanza Cocconcelli nei 100 misti. Ecco tutti i voti agli azzurri scesi in vasca nella seconda giornata degli Europei di Otopeni.

LORENZO MORA 8: Non perfetto nel 50 dorso dove comunque strappa una buona medaglia di bronzo con le unghie e con i denti. Molto più sciolto ed efficace nella prima frazione della staffetta dove scende sotto i 23” e mette nelle condizioni i compagni di gareggiare in totale tranquillità.

NICOLO’ MARTINENGHI 7.5: Non è il Martinenghi esplosivo dei giorni migliori, a conclusione di un 2023 che non ricorderà come il suo anno. Nei 100 rana non brilla e fatica a tenere il ritmo del rivale delle ultime stagioni, Arno Kamminga. Nella seconda frazione della staffetta, però, sbaraglia il campo con un lanciato da urlo che scava il solco definitivo tra l’Italia e le altre squadre. Per 25” si è rivisto il vero martinenghi e potrebbe essere quello l’inizio di una nuova storia.

THOMAS CECCON 7.5: Non sarà  contento della sua prova (come afferma nel dopo gara) ma alla fine vederlo gareggiare a farfalla è sempre uno spettacolo. Veleggia sull’acqua e aggredisce la piscina con efficacia e determinazione. Non sarà al meglio ma tanto basta per vederlo tra i protagonisti.

LORENZO ZAZZERI 8.5: Tre 50 stile in giornata da urlo. Nelle batterie e nelle semifinali della gara individuale va addirittura vicino al personale (un centesimo) e lancia la sfida al re della velocità Ben Proud. Nella frazione conclusiva della 4×50 pensa soprattutto a divertirsi, visto il vantaggio enorme con cui riceve il cambio e il 20”43 lanciato è sicuramente molto divertente.

SARA CURTIS 7: La prima finale individuale non si scorda mai. Non arriva il personale, arriva un ottavo posto che va benissimo. Per gli aggiustamenti, per la capacità di tenere per tutti i 50 metri una nuotata efficace a braccia tese ci potrà lavorare su. Ora contava divertirsi e respirare l’aria di una grande finale internazionale.

BENEDETTA PILATO 7.5: Ci prova a far saltare il banco con un primo 50 tiratissimo, la ranista pugliese che non era mai salita sul podio nei 100 rana in vasca corta. Jefimova ha qualcosa in più in questo momento e fa impressione che a battere Benny, che è abituata a essere la più giovane di tutte, sia un’atleta ancora più giovane di lei. Arriva un argento soddisfacente, la prima medaglia “torinese”: tante prime volte per chi non si stanca mai di stupire.

MARTINA CARRARO 6: Già esserci è un successo, vista la condizione attuale della allieva di Cesare Casella che aveva già palesato una condizione non ideale a Riccione. Non riesce a fare meglio rispetto ai primi due turni ma anche lei imposta una gara coraggiosa e per i primi 50 metri resta in corsa per il podio , poi cala alla distanza.

ALESSANDRO MIRESSI 7: I 50 stile in corsa non sono certo la sua gara preferita ma la condizione c’è e allora si getta a capofitto in acqua e prima elimina il campione del mondo in staffetta Leonardo Deplano e poi si prende un posto in finale dove cercherà di essere protagonista facendo leva sulla progressione.

ALESSIA POLIERI 7: E’ venuta a Otopoeni con un solo grande obiettivo, tornare in finale nei 200 farfalla che in passato l’hanno vista due volte sul podio. Obiettivo centrato, non senza faticare, facendo leva sulla specialità della casa, prima parte di gara, virate e subacquee.

MATTEO RIVOLTA 6.5: La condizione non si inventa, si costruisce e a lui manca qualcosa in questa fase per poter essere protagonista ad altissimo livello. Il carattere, però, non gli manca e il quarto posto nella finale dei 100 farfalla che sono stati anche suoi in passato, è la dimostrazione che ci vuole provare fino in fondo per esserci a Parigi.

MICHELE BUSA 7: Prima finale individuale in carriera chiusa con il record personale migliorato nei 100 farfalla. Poco importa l’ottavo posto, il ragazzo ha carattere e determinazione e cresce a ogni gara.

SIMONA QUADARELLA 7: Quando la condizione non è ottimale non ci si può inventare nulla. Ci prova a tenere il ritmo di Kirpichnikova che in vasca corta si esalta ma perde contatto e alla fine arriva con poche energie al traguardo, mantenendo comunque la lucidità che le permette di conquistare l’argento. Si aspettava qualche secondo in meno, di essere competitiva ma arriveranno tempi migliori.

SIMONE CERASUOLO 7: Non era scontato tenersi alle spalle un rivale e compagno di allenamenti come Federico Poggio. Piace per intraprendenza e qualità di nuotata. Imposta il 100 rana come sa fare e alla fine centra la prima finale del suo Europeo dove domani può provare ad essere protagonista.

MARGHERITA PANZIERA 7: Non era semplice scendere in campo nella sua gara di riferimento, dopo aver di fatto saltato quasi tutta la stagione. Non può essere nella sua versione migliore ma può dire la sua in chiave podio e già vederla su questi livelli dopo aver dovuto anche fare i conti con l’influenza è rassicurante.

COSTANZA COCCONCELLI 6.5: Meglio al mattino che in semifinale dove fatica a prendere il ritmo in un 100 misto dove tutto accade molto velocemente. Rimette a posto le cose un po’ con la rana e molto con lo stile libero ma per puntare al podio serve qualcosa in più.

ANITA BOTTAZZO N.G.: Sarebbe entrata in finale con il record personale ma una virata irregolare non le permette di prendersi il palcoscenico. Ci riproverà nei “suoi” 50 rana.

GIOVANNI IZZO 7.5: La sua giornata inizia con il personale migliorato nei 50 stile libero, a suggello di una stagione che lo ha riportato in Nazionale e su ottimi livelli, poi chiude da vincente la batteria della 4×50 mista. Al posto giusto al momento giusto.

LEONARDO DEPLANO 6: Serviva ripetere la grande prova di ieri in apertura della staffetta 4×50 stile per prendersi uno dei due posti in semifinali dei 50 stile libero. Disputa una gara buona ma non buonissima e resta fuori, per far posto ai due compagni di squadra più veloci.

FEDERICO POGGIO 5: La vasca corta non è il suo habitat e la condizione non è quella dei giorni migliori perché lo sguardo è già rivolto alla sfida di marzo e al tentativo di centrare la seconda qualificazione olimpica consecutiva. Resta però troppo lontano dai suoi standard, sia nella gara individuale che nella frazione a rana della batteria della 4×50 mista.

LUCA DE TULLIO 4: Una prova da dimenticare. La finale dei 1500 era ampiamente alla sua portata e lo sembrava ancora di più dopo il buon 400 di ieri. Invece va alla deriva dopo una prima parte di gara discreta, perdendo l’occasione di entrare nell’elite della specialità.

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