Nuoto
Pagelle Europei nuoto oggi: Martinenghi il solito leone! Che sorpresa Jasmine Nocentini!
PAGELLE EUROPEI NUOTO OTOPENI 2023
Buona chiusura di una giornata, la terza dell’Europeo in vasca corta di Otopeni, che non è stata tutta rose e fiori giornata per l’Italia che poteva addirittura fare meglio con Nicolò Martinenghi che è andato vicinissimo all’oro nei 100 rana ma comunque si è ritrovato al momento giusto e ha piazzato la zampata d’argento. E d’argento è stata anche la staffetta 4×50 mista femminile che ha regalato emozioni forti con tanto di record italiano. Tanti i piazzamenti giù dal podio per gli azzurri, quarti posti per Miressi e Panziera, quinti per Cerasuolo e Zazzeri. Ecco tutti i voti degli azzurri in vasca oggi:
MARGHERITA PANZIERA 6: Non si poteva chiedere molto di più alla dorsista veneta che ha impostato una finale dei 200 dorso prudente come era giusto che fosse visto che, di fatto, era la prima gara della stagione e il rischio che finisse la benzina c’era. La benzina nnon finisce e anzi nel finale ha birra in corpo per scalare diverse posizioni e chiudere quarta con un tempo discreto. Per ora va bene così.
ALESSANDRO MIRESSI 8: Resta in gioco per tutta la gara per provare a prendere una medaglia ma i tre davanti non mollano un centimetro e si deve accontentare del quarto posto che sui 50, in vasca corta, per lui è un risultato di gran lusso, con tanto di personale migliorato. Nei 100 potrà dire la sua.
LORENZO ZAZZERI 5: Ancora una volta in finale non riesce ad esprimere tutto il suo potenziale. Il 20”4 lanciato di ieri sera, lasciava ben sperare per il personale e il record italiano che ha nelle corde però la tensione ancora una volta non gli permette di esprimersi a dovere in finale. Quando scoccherà la scintilla l’Italia si accorgerà di avere un campione vero, di quelli che salgono sul podio con frequenza, anche a livello individuale. Non è ancora scoccata.
ALESSIA POLIERI 6: In finale c’è e un settimo posto europeo per un’atleta che era al vertice a questi livelli anche 12 anni fa, è già un risultato di alto livello. Le manca un po’ di benzina nella seconda parte del 200 farfalla e alla fine non riesce a migliorare il tempo che le aveva permesso di entrare in finale.
THOMAS CECCON N.G.: Una squalifica che non convince toglie dalla gara uno dei veri motivi di interesse di questo Europeo. Peccato
ALBERTO RAZZETTI 8: Due batterie, due semifinali, sempre sul pezzo, nonostante il suo pensieri sia spesso rivolto all’impegno successivo che a quello per cui è in vasca. Sfiora Duncan Scott nei 200 misti e Noè Ponti nei 200 farfalla. Proverà ad insidiare i super favoriti delle due specialità domani. Oggi svolge al meglio un compito non facile, da vero stakanovista della piscina.
SOFIA MORINI 8: Si può sbagliare la partenza, un paio di virate e sbriciolare il personale nei 100 stile libero? Se ci si chiama Sofia Morini sì. Cresce, eccome se cresce, la ragazza emiliana che va a disputare la prima finale europea e non vuole recitare il ruolo di comprimaria, in attesa che riesce a riportare l’Italia in una finale dei 200 stile libero anche qui non certo da comprimaria.
CHIARA TARANTINO 7.5: Personale migliorato e finale dei 100 stile libero conquistata. Quella velocità che tanto faceva soffrire fino all’anno scorso ora sta dando grandi soddisfazioni all’Italia e l’impressione è che siamo solo all’inizio. Applausi.
SARA CURTIS 6: Ancora non è la sua gara, il 100 stile ma piace per grinta e determinazione in batteria.
COSTANZA COCCONCELLI 7: E’ in vasca con una frequenza incredibile, gareggia per ben cinque volte e alla fine di una giornata del genere trova la forza di aprire la staffetta mista con un 50 dorso di qualità che lancia al meglio la squadra verso l’argento che per lei è il secondo dell’Europeo. Settima nella finale dei 100 misti, leggermente al di sotto delle attese, fuori dalla finale del 50 dorso ma il sorriso è quello dei giorni migliori.
FRANCESCA FANGIO 7: Piace la livornese per atteggiamento e anche per efficacia della nuotata. Dà l’impressione di non essere al limite e di aver tenuto qualche energia per la finale di domani dove qualche chance di confermarsi sul podio continentale dei 200 rana ce l’ha.
MARTINA CARRARO 5.5: Sa bene che non può aspirare né al podio né alla finale della gara che ha imparato ad amare a forza di podi tra vasca lunga e corta. Eppure si getta nella mischia, combatte, ci prova fino alla fine, uscendo di scena in semifinale.
CHRISTIAN FERRARO 5: Rischia di uscire già al mattino in batteria nei 200 farfalla, poi al pomeriggio resta in gioco per la finale solo nella prima parte di gara, crollando nel finale.
NICOLO’ MARTINENGHI 8.5: Non è al meglio, da un po’, ma quando in palio ci sono le medaglie riesce a tirare fuori anche energie che non ha. Combatte, ringhia, sembra che possa farcela a vincere l’oro poi finisce secondo a pochissimo dall’amico rivale Kamminga. E’ un campione e questo non era in dubbio anche prima ma è bello che lo abbia ricordato a tutti in questo modo, con una gara delle sue.
SIMONE CERASUOLO 7: I 100 rana non sono ancora la sua gara ma forse oggi ha capito che lo possono diventare. Quella terza vasca che lo ha posto al comando al tocco ai 75 metri è una base di partenza su cui lavorare per il futuro. Oggi non è arrivato il podio ma è lì vicino e il ragazzo cresce in fretta, anche sulla distanza olimpica.
BENEDETTA PILATO 7: Non la migliore Pilato in staffetta a causa di una partenza non perfetta ma tanto basta per mettere l’Italia a riparo di sorprese per il secondo posto nella 4×50 mista. Arriva il secondo argento e va bene così.
SILVIA DI PIETRO 7.5: Frazione solidissima che di fatto completa l’opera scavando il solco fra Italia e Gran Bretagna per l’argento. In staffetta si trasforma ma prima o poi l’energia che mette nella gara a squadre tornerà anche per le prove individuali.
JASMINE NOCENTINI 8: Debutto deflagrante per la veneta di stanza negli States. Già al mattino stupisce nell’ultimo 50 della staffetta, poi al pomeriggio si scatena e per poco non va a dare fastidio alla svedese Coleman nell’ultima frazione della staffetta con un crono invidiabile. Debutto, podio e record italiano da protagonista: non male!
ANITA BOTTAZZO 7: Svolge al meglio il suo compito nella staffetta in batteria.
SIMONA QUADARELLA 6: Doveva solo arrivare in fondo per prendersi un posto in finale. Lo ha fatto apparentemente senza faticare e domani può, anzi deve, prendersi il secondo podio del suo Europeo.
LORENZO MORA 5: E’ vero, l’eliminazione per come è arrivata è una beffa atroce ma, anche se la forma non è al meglio, il dorsista emiliano aveva tutte le carte in regola per restare fuori dalla bagarre e qualificarsi senza problemi invece pasticcia un po’ nell’ultima vasca e presta il fianco allo scherzo del destino.
Foto Lapresse