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Pattinaggio artistico, Finali Grand Prix 2023: bagarre in campo maschile, rebus coppie d’artistico

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Yuma Kagiyama

Un atto finale nel segno dell’imprevedibilità. Tra poco meno di ventiquattro ore cominceranno a Pechino le Finali Grand Prix di pattinaggio artistico, primo grande evento della stagione 2023-2024. Sul ghiaccio cinese assisteremo a quattro gare non facili da decifrare, dove potrebbero arrivare sorprese non indifferenti.

La prova più avvincente potrebbe essere quella individuale maschile, segmento in cui quello da battere sarà il francese Adam Siao Him Fa, motivato a riportare dopo anni il primo posto in terra francese confermando il suo straordinario stato di forma sfoggiato sia al Grand Prix De France sia alla Cup Of China, due competizioni in cui ha sorpassato quota 300 punti. Ma saranno diversi gli avversari a insidiarlo: pensiamo ad esempio al super quadruplista Ilia Malinin, al Campione del Mondo in carica Shoma Uno e al connazionale Yuma Kagiyama che, dopo un lungo periodo di stop, sta tornando ai giri dell’annata 2021-2022.

In campo femminile i fari saranno invece puntati sull’incantevole Kaori Sakamoto, a caccia di un primo posto che, incredibilmente, non ha mai raggiunto in carriera. Costrette ad inseguire  la belga Loena Hendrickx, la statunitense Isabeu Levito. Occhio però ai possibili inserimenti di Hana Yoshida, Rion Sumiyohi oltre che della seconda belga Nina Pinzarrone.

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Sarà un rebus tutta da sciogliere invece la prova delle coppie d’artistico, dove la parola d’ordine sarà non sbagliare. Per quanto visto durante le tappe di qualificazione, sia i canadesi Deanna Stellato Dudek-Maxime Deschamps che i tedeschi Minerva Fabienne Hase-Nikita Volodin sembrano partire con i favori del pronostico. Tuttavia i due team italiani, in particolare Sara Conti-Niccolò Macii, hanno tutte le carte in regole per poter incidere e salire sul gradino più alto del podio.

In ultimo, sfida a tre (ma forse anche a quattro) nella danza sul ghiaccio, dove a contendersi la vittoria saranno Piper Gilles-Paul Poirier, Madison Chock-Evan-Bates e i nostri Charléne Guignard-Marco Fabbri. Si tratta di tre coppie che, per motivi diversi, si sono distinte nei due eventi di qualificazione. Ma attenzione a non sottovalutare i britannici Lilah Fear-Lewis Gibson, britannici che all’NHK Trophy sono saliti in cattedra beffando, nello stupore generale, anche gli azzurri. Ogni scenario è dunque aperto. Allacciate le cinture.

Foto: LaPresse

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