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Pattinaggio artistico, Finali Grand Prix 2023: per le coppie italiane sarà battaglia fino all’ultimo centesimo

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Sarà una prova del nove d’alto profilo per le coppie italiane impegnate questa settimana in quel di Pechino, metropoli cinese che ospita le Finali del Grand Prix 2023 di pattinaggio artistico. Un evento molto importante per la compagine azzurra, in quanto rappresenta un vero e proprio test in vista dei Campionati Europei e Mondiali.

Una cosa è certa: insieme alla prova individuale maschile quella delle coppie sarà la gara più imprevedibile in assoluto. Il primo stralcio di stagione ha infatti fatto capire come non ci sia un vero e proprio favorito. I sei team coinvolti, tutti per ragioni diverse, possono tranquillamente puntare alla top, complice un livello quasi egualitario. Ma proprio per questo motivo mai come questa volta sarà necessario non commettere alcuna sbavatura, neanche quella più banale.

Andiamo con ordine. Dei sei binomi partecipanti solo tre hanno superato quota 200 in stagione, tra cui anche i nostri Sara Conti-Niccolò Macii che, al momento, vantano i 200.35 punti del Lombardia Trophy come season best. Deanna Stellato Dudek-Maxime Deschamps hanno invece raccolto 214.64 a Skate Canada (personal best), mentre i tedeschi Minerva Fabienne Hase-Nikita Volodin hanno guadagnato all’NHK Trophy 202.51. Numeri, canadesi a parte che nell’evento di casa si sono letteralmente superati, che lasciano intuire una gerarchia molto instabile, pronta a camibiare rassegna dopo rassegna.

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Per Sara e Niccolò l’obiettivo sarà portare a casa uno short pulito, evitando quei piccoli errori (soprattutto nel lanciato) che hanno contrassegnato le uscite precedenti nel circuito. In tal senso sarà vitale attestarsi nel corto sopra quota 70, in modo da rimanere a prescindere da tutto ben aggrappati al gruppo di testa cercando di tenere botta e perché no, tentare il blitz, nel segmento più lungo.

Occhio però a Rebecca Ghilardi-Filippo Ambrosini che, seppur manifestando a volte incostanza negli elementi di salto in parallelo, posseggono le carte in regola per poter mettere pressione ai diretti rivali. Situazione speculare a quella di Lia Pereira-Trennt Michaud, coppia che non a caso ha messo in seria difficoltà Conti-Macii in Francia sfruttando a pieno proprio le loro defaillance. Servono dunque due programmi immacolati per avere la garanzia di salire sul podio: la pressione e le prestazioni altrui faranno poi il resto.

Foto: LaPresse

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