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Salto con gli sci

Salto con gli sci, 72ma Tournée dei 4 trampolini. L’Italia punta a confermarsi, sognando “i pieni salti”

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Alex Insam

L’Italia del salto con gli sci ha quattro atleti in grado di ben figurare in Coppa del Mondo. L’inizio di stagione va ritenuto positivo, poiché tre di essi hanno già marcato punti. Giovanni Bresadola c’è riuscito in quattro occasioni, Alex Insam in due e Andrea Campregher (la grande novità del movimento) in una. All’appello manca solo Francesco Cecon, al quale sinora “è mancata la fortuna, non il valore”.

Cosa ci si può aspettare dall’imminente Tournée dei 4 trampolini? Realisticamente parlando, l’obiettivo più verosimile è quello di esprimersi sulla medesima falsariga. Pertanto, l’ambizione è quella di far breccia nelle prime 30 posizioni quante più volte possibile. Il trentino e l’altoatesino sono, ovviamente, i più attrezzati per riuscirci.

Il veneto ha un’esperienza pressoché nulla nell’ambito della manifestazione, dunque, nel suo caso, superare il taglio di tutte e quattro le qualificazioni sarebbe un traguardo da applaudire fragorosamente. Lo stesso si può dire per il friulano, il cui potenziale – seppur ancora spesso latente – non è inferiore a quello dei compagni di squadra (almeno nell’opinione di chi scrive e degli addetti ai lavori con cui si confronta).

Salto con gli sci, l’Italia maschile si apre a ventaglio grazie a quattro azzurri competitivi nel massimo circuito

Il sistema K.O., ovvero quello degli scontri diretti, rappresenta un’arma a doppio taglio. Una sfida con un avversario di livello supremo può tarpare le ali a qualsiasi velleità anche con un salto da prime trenta posizioni. Viceversa, un accoppiamento favorevole può permettere l’accesso alla seconda manche pur senza brillare. In tal senso, la sorte giocherà un ruolo determinante.

In generale, il sogno sarebbe quello di archiviare la 72ma edizione della Tournée con un italiano a pieni salti, ovverosia capace di prendere parte a ognuna delle otto serie che compongono la manifestazione. Molto difficile, sia chiaro. Non a caso si è parlato di “sogno”. Per tramutarlo in realtà servirà una benevolente mano da parte della Dea Bendata e la prontezza di afferrarla da parte dell’azzurro di turno.

Foto: La Presse

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