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Salto con gli sci

Salto con gli sci, il turpiloquio di Wellinger e Kobayashi “licenza poetica” generata dalla magia della Tournée dei 4 trampolini

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Kobayashi Wellinger

La 72ma edizione della Tournée dei 4 trampolini è scattata ieri da Oberstdorf (Germania) regalando uno spettacolo magnifico, sia dal punto di vista agonistico che del “contorno”. Oltre ad ammirare una competizione emozionante e dall’altissimo livello tecnico, il post-gara è stato significativo dal punto di vista umano e, se vogliamo, mediatico. Andiamo, però, con ordine.

La tappa inaugurale della Vierschanzentournee 2023-24 si è risolta con l’affermazione del tedesco Andreas Wellinger, che nella seconda serie ha resistito al ritorno del giapponese Ryoyu Kobayashi. Il gradino più basso del podio è stato occupato dal dominatore della prima fase della stagione, l’austriaco Stefan Kraft, mentre in quarta piazza si è attestato lo sloveno Lovro Kos, autore di una prepotente rimonta nella serie decisiva.

Dunque, nelle prime tre posizioni si sono attestati tre dei quattro uomini più attesi alla vigilia. L’assente è il teutonico Karl Geiger (settimo), che però partiva circondato da qualche perplessità in più rispetto al terzetto di rivali. Come se non bastasse, il vincitore dell’edizione 2022-23 è stato clamorosamente eliminato al termine della prima serie.

L’Halvor Egner Granerud di quest’anno non è quello di dodici mesi orsono, ma non vederlo qualificato per l’atto decisivo della gara è un risultato comunque sorprendente. Vuoi per un’esecuzione tutt’altro che perfetta, vuoi per condizioni atmosferiche nemiche, il norvegese ha immediatamente dovuto abdicare.

Tournée 4 Trampolini, Wellinger vince a Oberstdorf davanti a Kobayashi e Kraft. Due azzurri in zona punti

A contornare il tutto, il proverbiale “pubblico delle grandi occasioni”. Lo stadio di Oberstdorf ha fatto registrare il tutto esaurito, accogliendo 25.500 spettatori entusiasti, provenienti da ogni parte del mondo. Affogata nella pletora di vessilli tedeschi, oltre a quelli delle nazioni che dettano legge nel salto con gli sci, è stata addirittura avvistata la bandiera della Namibia! Insomma, una vera festa e uno spot senza eguali per la disciplina.

Ovviamente, tanto pubblico e tanta attenzione mediatica generano parecchia pressione sugli atleti. Questi sono per di più consapevoli di una dinamica. La Tournée dei 4 trampolini è diventata spietata. “Chi ben comincia è a metà dell’opera” recita un adagio popolare. “Chi mal comincia, l’altra metà non la completerà mai” si potrebbe aggiungere.

Nel XXI secolo, nessun uomo che abbia chiuso la gara di Oberstdorf fuori dalle prime 4 posizioni è poi stato in grado di vincere la Tournée. Anzi, nelle ultime sedici edizioni, la classifica finale è sempre stata appannaggio di qualcuno salito sul podio. I saltatori ne sono consci e sanno bene come si debba giocoforza partire a razzo. Qualsiasi ambizione può venire meno già nel primo quarto di Tournée.

Pertanto, la pressione e lo stress ai quali sono sottoposti gli atleti sono diventati degni di quelli che si possono trovare sul fondo della Fossa delle Marianne. La conseguenza di tutto ciò è che, quando finalmente la tensione si scioglie, viene meno ogni freno inibitore, soprattutto se si è fatto bene. Sia Wellinger che Kobayashi, nelle interviste post-competizione, si sono permessi un turpiloquio, situazione davvero inusuale in un mondo generalmente ingessato da un rigore di matrice teutonica.

“It’s fucking amazing!” ha detto il tedesco ai microfoni della Fis, palesemente euforico per aver trionfato di fronte al pubblico di casa. Diversa la situazione del giapponese, che fatica a parlare inglese. Incalzato dall’intervistatore di Eurosport con una domanda che avrebbe necessitato di una risposta articolata (“Come descriveresti i tuoi salti?”), il nipponico si è trovato in difficoltà nel trovare le parole giuste. Dunque, per evitare di fare scena muta, si è rifugiato in un “Not completely shit”.

Due dichiarazioni fuori dagli schemi e da qualsiasi protocollo, che regalano rassicuranti tratti di genuinità ad Andreas e Ryoyu. Molto sorprendenti, perché non si parla di due parvenu dei riflettori della ribalta. Sono due campioni olimpici, abituati a presentarsi di fronte alle telecamere dopo aver realizzato prestazioni di rilievo. Raramente, però, su un palcoscenico come quello dove si sono esibiti ieri sera. Ecco perchè si sono concessi una licenza poetica.

Anche questo fa parte dell’unicità e della magia della Tournée dei 4 trampolini, che nella sua 72ma replica riesce ancora a stupire e appassiona il pubblico come può farlo Wimbledon nel tennis. Gli eventi clou sono tanti, ma questo è più clou degli altri.

Oggi si riposa. Poi a San Silvestro la qualificazione al Neujahrspringen di Garmisch-Partenkirchen, dove a Capodanno si disputerà la seconda tappa. Chissà cosa ci regalerà dopo aver assistito a un avvio magnifico come quello di Oberstdorf.

Foto: La Presse

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