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Scacchi, Europei rapid 2023: Alexey Sarana vince il titolo, italiani indietro
Gli Europei rapid di scacchi, con il loro secondo giorno in quel di Zagabria, hanno avuto la loro conclusione. Di fatto, è come se la vittoria fosse andata a un russo, dato che è moscovita il vincitore, Alexey Sarana, che però gareggia da qualche tempo sotto bandiera della Serbia. Decisiva la sua vittoria sull’olandese Casper Schoppen all’11° e ultimo turno per arrivare a quota 9,5 e staccare di mezzo punto i secondi, l’armeno Haik Martirosyan e il rumeno Bogdan-Daniel Deac, fermati sulla patta (e quindi a 9) rispettivamente dal francese Etienne Bacrot e dall’altro rumeno David Gavrilescu.
Nel corso della seconda giornata, i tre in lotta per il successo conclusivo non erano riusciti a prevalere l’uno sull’altro, finendo per pattare tra di loro quando si sono trovati di fronte alla scacchiera. Va rimarcato come il successo di Sarana arrivi in un’edizione in cui la sostanziale totalità dei russi, eccezion fatta per alcuni tra quelli che hanno cambiato nazionalità, è assente. Questo non per causa della guerra mossa dalla Russia contro l’Ucraina, ma perché la federazione russa è riuscita a ottenere, pochi mesi fa, il passaggio dalla confederazione europea a quella asiatica.
Scacchi, Europei rapid 2023: Martirosyan al comando dopo sei turni, Sabino Brunello lontano
I tre giocatori italiani impegnati hanno tutti chiuso il loro cammino a 5 punti. Per Sabino Brunello, il più titolato, secondo giorno non proprio da ricordare: al nono turno, dopo una patta, una vittoria e una sconfitta, si è ritirato non giocando così le ultime due partite. Hanno finito invece il loro impegno Dario Pedini e Giampaolo Buchicchio, che si sono difesi in maniera tutto sommato buona, sebbene si siano entrambi classificati sotto la quota ranking con la quale erano iscritti in relazione al resto del campo partenti.
Domani, in un’unica giornata, verrà assegnato il titolo europeo blitz. La cadenza di gioco sarà di 3 minuti a giocatore più 2 secondi di incremento a mossa a partire dalla prima. Il novero dei partecipanti è all’incirca lo stesso del rapid. Per quanto riguarda l’Italia c’è un contendente in più, e si tratta di Leonardo Vincenti. Il suo nome è balzato agli onori delle cronache nella scorsa estate perché è arrivato al titolo di Maestro (e all’equivalente di Candidato Maestro in quota FIDE) all’età di 10 anni, una rapidità degna di moltissimi prodigi e superiore anche ad alcune tra le più affermate stelle odierne. Dei classe 2012 a livello mondiale è l’ottavo con il rating a cadenza normale.
Foto: FIDE / Anna Shtourman