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Scacchi: il Torneo dei Candidati 2024 si completa con Gukesh e Firouzja
Il quadro dei partecipanti al Torneo dei Candidati 2024 di Toronto, nel prossimo aprile, è stato completato dalle ultime due aggiunte. In particolare, sono D Gukesh (si chiama Dommaraju, ma è popolarmente noto in questo modo) e Alireza Firouzja a staccare gli ultimi due biglietti. Ben diverse, però, le strade dei due.
Più tranquilla, per così dire, quella dell’indiano, che si è riuscito a piazzare secondo nel FIDE Circuit dietro a Fabiano Caruana. Poiché l’italoamericano, però, era già qualificato in virtù del terzo posto nella World Cup, è Gukesh, secondo, ad avere la meglio per un po’ più di un’incollatura nei confronti di Anish Giri, pure lui autore di un’ottima stagione con il picco della vittoria al Tata Steel Masters di Wijk aan Zee. L’indiano, però, ha messo al sicuro la propria posizione poco dopo metà dicembre vincendo il Chennai Masters, uno degli ultimi tornei validi per il circuito. Che, va ricordato, prescrive l’aver disputato 4 tornei tra quelli indicati in cadenze standard sui 5 eventi eleggibili con la miglior quota (qualora siano effettivamente 5).
Molto più complessa la storia dell’iraniano diventato francese. Per Firouzja, infatti, dicembre si è trasformato in un mese a dir poco movimentato per cercare di agguantare il posto dedicato al giocatore con il miglior punteggio ELO FIDE dalla lista di gennaio 2023 a quella di gennaio 2024. La corsa al posto ai Candidati tramite questa via è diventata sempre più feroce, con episodi a non finire negli ultimi due mesi fino al climax di dicembre.
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Firouzja, infatti, è stato protagonista di un evento che, letteralmente, aveva questa descrizione: “Alireza Firouzja Race to the Candidates”. La corsa ai Candidati. Apriti cielo: chi sta da una parte, chi sta dall’altra e chi ricorda il caso di Ding Liren. Il cinese, per arrivare ad avere 30 partite utili come criterio per giocare i Candidati nel 2022, ha disputato due tornei e un match creati praticamente apposta. Poi ha raccolto i requisiti richiesti, ha giocato i Candidati, è arrivato secondo, ha sfidato Ian Nepomniachtchi per rinuncia al titolo mondiale di Magnus Carlsen, è sempre stato indietro nel match, ha sempre recuperato e si è poi autoinchiodato la Torre per diventare Campione del Mondo in un’evoluzione degli eventi tra le più incredibili della storia degli scacchi.
Fatto sta che la FIDE ha minacciato di non conteggiare il torneo giocato a Chartres da Firouzja contro giocatori dall’ELO inferiore al suo di 200-300 unità. Il problema, per tentare il sorpasso a Wesley So, è che avrebbe dovuto vincere tutte le partite. Non l’ha fatto: 5,5/6 con patta all’ultimo turno. Si è così reso necessario un altro evento. Ha rinunciato ai Mondiali rapid e blitz per andare a giocare a Rouen, dov’era presente anche l’ex sfidante al titolo FIDE (quando c’era la divisione tra la Federazione internazionale e la PCA di Garry Kasparov) Gata Kamsky, che ancora oggi si rende protagonista di ottime performance. Stavolta Firouzja ce l’ha fatta, a scanso di qualsiasi equivoco. E con il 7/7 dell’Open de Rouen il distacco da So è, in positivo, incolmabile. Anche togliendogli i punti di Chartres, infatti, gli resterebbe un vantaggio di un paio di lunghezze, sufficiente a lasciarlo dov’è.
Il quadro attuale dei partecipanti ai Candidati, così, è attualmente il seguente: Ian Nepomniachtchi, Magnus Carlsen, Praggnanandhaa Rameshbabu, Fabiano Caruana, Vidit Gujrathi, Hikaru Nakamura, D Gukesh, Alireza Firouzja. Nepo è dentro perché ha giocato l’ultimo match mondiale, Carlsen, Praggnanandhaa e Caruana per la World Cup, Vidit e Nakamura per i primi due posti al FIDE Grand Swiss, degli ultimi due si è detto sopra. Attenzione, però: è pressoché sicuro che Carlsen non parteciperà, dato che il norvegese è da anni estremamente critico di tutto ciò che riguarda il ciclo mondiale. Al suo posto è destinato a entrare l’uomo-sorpresa dell’evento, l’azero Nijat Abasov. E sarà in ogni caso un momento storico, perché mai si erano visti tre indiani ai Candidati. La strada aperta da Vishy Anand, in pratica, ha creato un’apertura enorme.
Foto: FIDE / Anna Shtourman