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Scherma, Coppa del Mondo. Il fioretto pronto a un weekend ricchissimo di tematiche e brividi

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Nella Coppa del Mondo di scherma prosegue l’asimmetria del calendario del fioretto. Se spada e sciabola sono impegnate nelle medesime località, le fleuret è invece diviso tra il Giappone e la Serbia. Dunque, dall’8 al 10 dicembre, gli uomini vivranno a Tokoname la propria seconda tappa stagionale, mentre il percorso delle ragazze verso Parigi 2024 comincerà da Novi Sad.

Sarà interessante capire quali responsi fornirà l’appuntamento programmato nel capoluogo della Voivodina. Non ci sono riferimenti pregressi, indi per cui ogni ipotesi può valere il suo contrario. Di certo l’Italia parte con grandi ambizioni. Non potrebbe essere altrimenti, alla luce del tridente (anche generazionale) composto da Alice Volpi, Arianna Errigo e Martina Favaretto, salite sul podio in gruppo ai Mondiali di Milano. Ci sono poi tutte le altre azzurre e la concorrenza interna per guadagnarsi un posto ai Giochi olimpici sarà spietata.

Nel settore maschile, il movimento tricolore ha saputo brillare a Istanbul pur a dispetto dell’eclisse della propria stella più luminosa, Tommaso Marini, ancora alle prese con i postumi dell’intervento alla spalla al quale si è sottoposto durante l’estate. In particolare, ha destato scalpore il primo podio della carriera del giovanissimo Giulio Lombardi, classe 2002 e pertanto coetaneo del giapponese Shunsuke Baba, presosi il lusso di sgambettare Enzo Lefort. Il nipponico tirerà in casa e sarà uno degli uomini più attesi dell’imminente fine settimana. Lombardi non volerà in Giappone, ma in compenso Marini farà il proprio esordio.

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Monta la “nuova onda”, di cui il campione del mondo in carica è l’espressione più prominente, ma i veterani non mollano. D’altronde, chi ha vinto a Istanbul? Il solido Alexander Massialas, grande deluso dei Mondiali di Milano e ormai prossimo alla trentina. Inoltre, in casa Italia, è stato archiviato il ritorno in semifinale del trentaquattrenne Giorgio Avola dopo una stagione difficile.

Insomma, si annuncia un weekend di ampio respiro e tutto da vivere. C’è fermento nel fioretto maschile e sarà interessante confrontare i responsi della tappa nella terra del Sol Levante con quelli dell’evento tenutosi in Turchia a novembre. L’ambito femminile, dal canto suo, vive sull’emozione e l’incertezza che possono essere generati da qualsiasi ouverture. Il brivido di un “nuovo inizio” si vive una sola volta all’anno.

Foto: Bizzi Team

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