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Scherma, tripudio transalpino nella sciabola femminile con Apithy-Brunet a Orleans. Le azzurre non vanno oltre gli ottavi

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Favolosa Manon Apithy-Brunet. La francese fa esplodere il pubblico casalingo di Orleans portando a casa il primo successo in carriera in un Grand Prix, dopo una rimonta memorabile in finale. Si deve accontentare del secondo posto Olga Kharlan, che vanta sedici vittorie in un evento di questa tipologia ma il successo manca addirittura da Salt Lake City 2019. Ti aspetti sul gradino più alto del podio Sara Balzer, ma il movimento transalpino è talmente profondo che a vincere è la n.5 del ranking. Festa francese con, 3 sciabolatrici su quattro in semifinale, completata dai terzi posti di Cecilia Berder e della stessa Balzer.

Finale che ha vissuto due momenti diversi e distinti. Dopo la prima ripresa Kharlan sembrava lanciata verso la vittoria, andando al riposo con sei stoccate di vantaggio sull’8-2. Al rientro in pedana si scatena però Apithy-Brunet, che spinta dal pubblico francese restituisce lo stesso parziale all’ucraina agganciandola sul 10-10. Da quel momento non c’è più nulla da fare, la transalpina è indemoniata e può liberare tutta la sua gioia dopo la stoccata che le consegna il 15-12. 

Si ferma agli ottavi la corsa delle due azzurre che più hanno resistito nella giornata odierna. Rossella Gregorio si è dovuta inchinare alla padrona di casa Balzer per 15-11, in un assalto in cui c’è stata battaglia ma alla fine ha prevalso la maggior classe della francese. Per l’azzurra precedentemente erano arrivate due buone vittorie contro la magiare Spiesz e l’americana Burke; così come è stato convincente il percorso fino in ottavi di Chiara Mormile. L’italiana aveva esordito battendo a sorpresa l’americana Tartakovsky, per poi dominare la coreana Seul Lee. Mormile nulla ha però potuto contro Kharlan, in un incontro senza storia a favore dell’ucraina.

La sciabola è un’arma in difficoltà a livello femminile per il nostro movimento e i risultati di oggi lo dimostrano. Sono in cinque le sciabolatrici italiane ad essere uscite al primo turno in totale; va rimarcato che c’è stato il derby Claudia Rotili-Carlotta Fusetti con vittoria della seconda, uscita poi al turno successivo. E se la sconfitta di Rebecca Gargano, per mano della solita Kharlan, era pronosticabile in almeno un paio d’assalti le azzurre dovevano fare meglio. Questo discorso vale soprattutto per una Martina Criscio in difficoltà, uscita di scena subito contro la modesta spagnola Araceli Navarro. Serve una reazione di squadra in vista delle prossime tappe di Coppa del Mondo, per non rischiare la beffa di essere le uniche a guardare le Olimpiadi dal divano.

Foto: Lapresse

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