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Sci Alpino
Sci alpino, Goggia soddisfatta: “Avrei messo la firma. Ho rallentato parecchio dopo un dosso”
È giustamente e comprensibilmente soddisfatta Sofia Goggia dopo il secondo gigante disputato a Mont Tremblant (Canada), che chiude la trasferta nordamericana. L’azzurra peggiora il settimo posto complessivo di ieri chiudendo in decima posizione. Una seconda manche antologica, che entra di diritto nella storia della Coppa del Mondo di sci alpino per via delle condizioni atmosferiche davvero al limite.
Per la bergamasca è la terza top ten consecutiva in gigante, fatto che conferma la ritrovata confidenza in questa disciplina. Confidenza derivante soprattutto dalla ritrovata stabilità tecnica, unita a un talento cristallino che nella nostra storia sportiva ha avuto pochi eguali. Archiviata questa lunga parte di stagione dedicata alle discipline tecniche, con l’intermezzo della settimana dello speed opening di Zermatt/Cervinia annullata dal meteo, sarebbe ora di passare alla velocità, sempre che il nostro caro amico che tante gare ha già cancellato decida di stare tranquillo nel fine settimana svizzero.
Goggia oggi ha offerto una prima manche in cui è stata migliore di ieri sul muro iniziale, salvo poi perdere qualcosa dalle migliori nella zona dei dossi. Nella seconda frazione la Campionessa Olimpica di discesa ha invece pigiato il piede sull’acceleratore nel tratto centrale in uno degli ultimi istanti utili prima che la bufera diventasse completamente impraticabile, ma una scaricata subita da uno dei mille dossi le ha fatto perdere tutta la velocità acquisita. Per lei quindi decimo posto a +1.58 da una straordinaria Federica Brignone, che la rende comunque soddisfatta.
Lucida Sofia quando si presenta ai microfoni FISI e rivive le tappe americane di questo primo scorcio di stagione: “Facendo un bilancio della trasferta sono soddisfatta, avrei messo la firma per fare tre top ten – esordisce l’azzurra, che poi entra nel dettaglio della gara odierna – Oggi forse non sono partita nella prima manche con un atteggiamento aggressivo e nella seconda non ho visto un dosso che mi ha rimbalzata, da lì in poi ho rallentato parecchio”. Una Goggia un pizzico autocritica e contenta dei suoi progressi in gigante, ora però chiamano gli sci lunghi e l’italiana scalpita.
Foto: FISI/Pentaphoto