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Sci Alpino

Sci alpino, i precedenti dell’Italia in Val Gardena: ultimo successo sulla Saslong nel 2008. E Ghedina…

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Comincia quel periodo della stagione dove l’Italia diventa il centro della Coppa del Mondo maschile di sci alpino. In queste settimane si gareggerà in alcuni luoghi storici per il Circo Bianco, partendo dalla Val Gardena e dalla mitica Saslong, una delle piste più iconiche per via di un tracciato complicatissimo e che presenta alcuni passaggi indelebili, come per esempio le Gobbe del Cammello.

La Saslong, però, non è una delle piste attualmente più amate dai discesisti azzurri. L’ultima vittoria italiana in Val Gardena risale addirittura al 2008, quando Werner Heel si impose in superG. Addirittura per vedere un italiano sul gradino più alto del podio in discesa libera bisogna tornare al 2001, anno del quarto ed ultimo trionfo in carriera di  Kristian Ghedina.

Il campione di Cortina ha un rapporto speciale con la Saslong, con la Val Gardena che diventava davvero il suo regno. Quattro indimenticabili successi in discesa libera, partendo da quello del 1996, poi successivamente 1998, 1999 e appunto 2001, quando addirittura ci fu una doppietta sul podio con il terzo posto di Kurt Sulzenbacher. Una pista amatissima da Ghedina, che si è regalato alcuni momenti indimenticabili della sua carriera oltre alle vittorie, come quando nel 2004 scese gli ultimi metri della discesa con un capriolo che correva vicinissimo a lui.

Purtroppo dalle magie di Ghedina qualcosa si è fermato per l’Italia, visto che i nostri uomini-jet non hanno più avuto troppe fortune, se non appunto il successo di Heel. Christof Innerhofer vanta addirittura un solo podio (secondo in superG nel 2018), ma anche Dominik Paris non ha fatto tanto meglio, con l’altoatesino che ha avuto nel 2014 il suo unico anno di vera gloria, con un secondo posto in discesa e un terzo in supergigante.

Chi, invece, non dimenticherà mai la Val Gardena è Mattia Casse. Proprio sulla Saslong, nella passata stagione, è arrivato il suo primo podio della carriera in Coppa del Mondo. Un meraviglioso terzo posto, partendo con il pettorale 27. Al traguardo Casse ha esultato tantissimo, per un risultato cercato tutta un’intera carriera. Chissà che quelle stesse emozioni non si possano rivivere anche quest’anno.

FOTO: LaPresse

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