Seguici su

Sci Alpino

Sci alpino, i precedenti di Dominik Paris in Val Gardena: Saslong indigesta, mai una vittoria

Pubblicato

il

Anche per il settore maschile la stagione sembra essere entrata nel vivo, con l’inizio del “mese italiano” che vede finalmente protagonisti anche gli uomini jet. Dopo tre gare tecniche disputate ci si avvia verso un lungo fine settimana dedicato alla velocità, con due discese e un superG in programma da giovedì a sabato in Val Gardena. Si gareggia sulla mitica Saslong, pista piuttosto indigesta per il nostro velocista di punta: Dominik Paris.

Per l’azzurro la storia con la località in Val Gardena inizia nel lontano 2008, e dopo quindici anni il bottino è assai magro: un secondo posto (superG), un terzo (discesa) e la casella delle vittorie ferma a zero. Questa è l’ultima tappa in cui Paris si deve tradizionalmente difendere rispetto ai suoi avversari, per poi scatenare l’attacco da Bormio in poi con le piste che più piacciono e si addicono al classe 1989.

Dominik Paris era un diciannovenne di belle speranze quando il 19 dicembre 2008 fece il suo esordio in Val Gardena, gareggiando in superG e raccogliendo un 54° posto. L’anno dopo l’azzurro si cimentò per la prima volta con la Saslong in discesa, andando subito a punti grazie alla ventottesima piazza, anticipata il giorno prima dalla trentesima posizione in superG. I primi risultati di rilievo in Alto Adige per ‘Domme’ sono arrivati nel 2012, con un 13° posto in superG e un 15° nella disciplina regina.

L’anno “d’oro” sulla Saslong di Paris corrisponde al 2014, quando arrivarono due podi e si pensava che fosse scoccato l’amore con la Val Gardena. Il 19 dicembre di quell’anno di disputò la discesa libera sulle nevi italiane, la gara fu vinta dallo specialista per eccezione di questa pista, lo statunitense Steven Nyman. Al secondo posto si classificò il norvegese Kjetil Jansrus, mentre l’azzurro completò il podio salendo sul terzo gradino beffando per undici centesimi il francese Guillermo Fayed. Il giorno dopo si replicò con il superG, dove ‘Domme’ raccolse una meravigliosa seconda posizione alle spalle di Jansrud e precedendo un fenomeno della specialità come Hannes Reichelt.

Da quel momento in poi i podi di Dominik Paris sulla Saslong sono completamente spariti. Un insieme di errori, una pista non gradita e un motore che doveva ancora arrivare al massimo dei giri sono tutti fattori che hanno impedito al nostro velocista di punta di fare incetta di grandi risultati in Val Gardena. Il classe 1989 fatica addirittura ad entrare in top-10 su questa pista: in nove anni e diverse gare disputate, se ne possono contare appena sei.

Paris torna tra i primi cinque nella pista che arriva a Santa Cristina solo nel 2019, quando finisce al quinto posto il superG del venti dicembre. Un annata tutto sommato positiva nella classica in Val Gardena per l’azzurro è stato il 2021. Un quarto e un sesto posto che hanno fatto da apripista alla meravigliosa prestazione sulla Stelvio di Bormio, con la prima vittoria dopo l’infortunio dell’annata precedente che aveva spento tanti sogni di un Domme che così non è ancora tornato.

L’anno scorso, nell’anno più difficile per l’italiano in Coppa del Mondo, Paris ha raccolto due piazzamenti davvero miseri: 40° e 42°. Quest’anno la voglia di riscatto è tanta, l’energia e la smania di tornare finalmente a gareggiare ancora di più. Dopo delle prove che hanno lanciato segnali incoraggianti Paris è pronto per farci sognare già da questo weekend, senza aspettare la sua Stelvio.

Foto: LaPresse

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità