Sci Alpino
Sci alpino: la due giorni negativa tra Courchevel e Madonna di Campiglio dello slalom azzurro
Lo slalom azzurro fallisce completamente gli appuntamenti di Courchevel e Madonna di Campiglio. Una due giorni davvero da dimenticare per l’Italia tra i rapid gates: al femminile nessuna è riuscita a portare a termine la gara, mentre al maschile un solo rappresentante ha completato entrambe le manche, ma chiudendo molto lontano dal podio.
Purtroppo ancora una volta l’Italia si trova a recitare il ruolo della comparsa in questa specialità. In slalom non si riesce davvero a trovare continuità, con a volte qualche risultato davvero episodico. In campo maschile, se si esclude l’exploit di Alex Vinatzer ai Mondiali, dal 2019 in Coppa del Mondo mondo sono arrivati appena quattro podi (tutti terzi posti); mentre addirittura al femminile bisogna scendere al 2011 per rivedere un’azzurra tra le prime tre (Manuela Moelgg a Zagabria).
Se si contano poi solo le vittorie ecco che la situazione diventa ulteriormente peggiore. Tra gli uomini l’ultimo a vincere è stato Manfred Moelgg nel 2017 a Zagabria e l’altoatesino è probabilmente anche l’ultimo slalomista ad essere stato realmente competitivo e continuo nelle stagioni di Coppa del Mondo. Per le donne il digiuno dura addirittura dal 2007 con il successo di Chiara Costazza a Lienz e non sembra davvero esserci una possibilità che in breve tempo questo tabù venga cancellato.
Torniamo alle gare di questi due giorni e andiamo in ordine, partendo da Courchevel. Una sola azzurra, Marta Rossetti, è riuscita a qualificarsi per la seconda manche, con la bresciana che poi ha commesso un clamoroso errore alla prima porta, venendo distratta sicuramente dal problema avuto al cancelletto di partenza. Una buonissima occasione sprecata di trovare ancora punti, ma a preoccupare è più il rendimento delle compagne di squadre, che davvero fanno fatica anche solo ad avvicinarsi alle trenta o che sono davvero troppo incostanti (vedi Lara Della Mea).
La situazione non è certamente migliorata il giorno dopo a Madonna di Campiglio. C’era grande attesa per Alex Vinatzer, ma l’altoatesino ha illuso nella prima parte della prima manche, per poi perdersi completamente nella prosecuzione della sua prova e poi ulteriormente nella seconda, chiudendo alla fine al ventiduesimo posto. Vinatzer è anche l’unico azzurro al traguardo, visto che Stefano Gross è uscito nella seconda manche e gli altri non si sono qualificati. Purtroppo Tommaso Sala sta pagando l’infortunio patito nella fase di preparazione in Argentina e Tobias Kastlunger ha gettato al vento una qualifica sicura, uscendo nella prima manche. Davvero troppo poco comunque per sperare in un repentino miglioramento per una specialità in grande crisi.
Foto: LaPresse