Sci Alpino
Sci alpino, Luca De Aliprandini ancora critico su Instagram: le parole amare dell’azzurro
Un lunedì di polemiche quello del gigante in Alta Badia, tappa della Coppa del Mondo di sci alpino maschile. Nella due-giorni sulla Gran Risa che ha incoronato lo svizzero Marco Odermatt a re tra le porte larghe e del Circo Bianco, vincendo il suo sesto gigante consecutivo nel massimo circuito internazionale (record) ed eguagliando Alberto Tomba (4 volte a segno su queste nevi in questa specialità), il movimento italiano non può festeggiare.
Nella seconda gara in Badia il migliore è stato Giovanni Borsotti, giunto nono a 3.08 da Odermatt, mentre per Luca De Aliprandini una 24ma posizione a 5.35 dal vincitore tra le polemiche. L’azzurro, che per il rotto della cuffia si era qualificato per la seconda manche (30° nella run-1), ha fatto parlare di sé per alcune sue esternazione al termine della prima discesa ai microfoni della Rai.
“La Gran Risa è una pista particolarmente impegnativa e se non si è al massimo della confidenza lo è ancora di più. Poi, se quelli che portano la tua giacca ti remano un po’ contro, diventa più pesante“. In quel momento non si è ben compreso a chi si stesse riferendo. Successivamente, a gara conclusa, ha aggiunto: “Ci sono stati degli attriti un po’ ieri. Io la penso nel mio modo, altri la pensano in un’altra maniera. Ne parleremo internamente dopo la gara. Ieri non era il momento di parlarne. Io non faccio un passo indietro, il mio pensiero è quello. In dieci anni di Coppa del Mondo ho cambiato tanti allenatori, è difficile anche fare un progetto. Alcuni ti vogliono bene, altri sono in pista solo per lavoro perché devono farlo. I risultati che ho ottenuto sono merito mio e di chi mi è stato vicino e di chi ha creduto in me“.
Evidente quindi il disagio dell’atleta. De Alpiprandini, per questo, è tornato nuovamente sulla questione sul proprio profilo Instagram e ha scritto: “Ok, “Weekend” (domenica/lunedì) difficile sportivamente parlando, sicuramente non quello che mi aspettavo dalle due gare di casa su una pista fantastica come la Gran Risa. Grazie a tutti i tifosi. Post gara ancora più pesante dal punto di vista emotivo, mai avrei pensato di sentirmi così vuoto, esausto, con il fiato corto e le lacrime agli occhi. E non per i miei scarsi risultati ma pensando a quanto possa essere grande l’ ego di qualcuno pur di non chiedere SCUSA per trovare un compromesso”.
Lo sciatore azzurro poi ha fatto riferimento a quanto accaduto con il pettorale scritto a penna: “Ho regalato il mio numero ad un ragazzino appena ho lasciato la zona traguardo, perché avevo fatto male il mio lavoro, quindi mai avrei pensato di qualificarmi per la seconda manche. Pensando di almeno poter regalare un sorriso“.
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