Short Track
Short track, Arianna Fontana continua nella sua battaglia legale: “Lotto contro un ambiente tossico”
Andare avanti per la propria strada. Arianna Fontana, atleta straordinaria e capace di vincere 11 medaglie a Cinque Cerchi e scavalcare nella graduatoria di tutti i tempi negli sport invernali Stefania Belmondo in qualità di rappresentante nostrana con più medaglie alle Olimpiadi Invernali, darà seguito alla sua presa di posizione molto chiara nei confronti della FISG.
Fontana vuole giustizia e si attende che la procura federale si pronunci nel merito degli episodi accaduti nel corso degli allenamenti del 2019 e da lei denunciati nei Giochi Invernali di Pechino del 2022: “Una battaglia di giustizia contro un ambiente tossico“, le sue parole.
Arianna aveva accusato Tommaso Dotti e Andrea Cassinelli, due compagni della squadra italiana maschile, di averla fatta cadere negli allenamenti e di non essere stata difesa dalla Federghiaccio, con cui si era creato anche un contrasto per il ruolo di suo marito/allenatore, Anthony Lobello. In un primo momento il caso era stato archiviato dalla Procura della FISG, ma poi è stato riaperto prima dell’estate grazie alla prova regina presentata da Fontana: una registrazione audio dell’incontro della squadra del giorno dopo l’allenamento incriminato, in cui Dotti e Cassinelli, poi deferiti, avrebbero ammesso l’intenzionalità del gesto.
Come riportato dal Corriere della Sera, Fontana, Dotti e Cassinelli, i sono ritrovati martedì nella stessa stanza per la prima volta nell’udienza davanti al Tribunale federale (tre giudici donne) che dovrà decidere se prosciogliere o condannare i due pattinatori per violazione dell’art.1 del Regolamento di giustizia (pene dalla diffida alla radiazione), alla presenza del Procuratore nazionale del Coni, Alessandra Flamminii Minuto, e del Procuratore della Federghiaccio, Marco Cozzi.
Come viene riportato dalla testata, l’udienza è aggiornata al 16-17 gennaio per l’audizione dei testimoni (tra cui il segretario generale Sanfratello, il d.t. azzurro Gouadec e Cynthia Mascitto, atleta italo-canadese oggi non più tesserata Fisg). Dalla sentenza, che dovrebbe arrivare in primavera, dipende il futuro in azzurro di Fontana, che a metà ottobre aveva dichiarato: “Non gareggio finché non verrà fuori la verità su chi mi ha sabotata“. A questo punto non resta che attendere il giudizio.
Foto: LaPresse