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Tennis, Dolgopolov in guerra da più di un anno: “Siamo come zombie”
Alexandr Dolgopolov ha parlato al Daily Mail a quasi due anni dallo scoppio della guerra in Ucraina: il tennista ha parlato della battaglia in prima linea nella regione di Zaporizhia, criticando poi la partecipazione di alcuni tennisti europei ad un’esibizione a San Pietroburgo.
Sulla battaglia feroce tra Russia ed Ucraina: “Combattevamo quindici ore al giorno, eravamo tutti come zombie che bevevano bevande energetiche. Se fai un pessimo lavoro nel nasconderti e qualcuno ti vede, inizia a sparare e questa è la parte peggiore. Devi solo cercare di restare in trincea e sperare che nulla ti cada addosso“.
I morti non si contano più: “Abbiamo perso un uomo davvero buono solo due settimane fa. Un bravo ragazzo, georgiano. Infatti, ha chiesto un prestito alla banca per venire a combattere per l’Ucraina. Per noi è stata una perdita dolorosa, aveva 25 anni. Quindi più il tempo passa, più persone vedi morire intorno a te. Probabilmente non sono più felice come una volta, la vita è più stressante. Ero una persona molto calma, sorridevo e scherzavo sempre. Scherziamo ancora, ma paghi il prezzo della guerra, è mentalmente estenuante, lo paghi“.
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I russi sembrano essere più forti: “Purtroppo i nostri alleati non puntano alla nostra vittoria. Stiamo ottenendo abbastanza per andare avanti, ma non abbastanza per vincere. Non abbiamo abbastanza sul campo di battaglia per finire tutto questo. Se c’è un giorno di battaglia, i russi eliminano 15 veicoli corazzati pesanti, noi ne eliminiamo 5. Hanno un vantaggio nei proiettili e nelle armature pesanti, ecco perché sta diventando così difficile. Semplicemente è matematicamente impossibile“.
Russi e bielorussi hanno visto revocato il divieto di giocare tornei come Wimbledon: “Sulle decisioni prese non c’è molto da dire. Vedo cosa sta succedendo nel tennis, alcuni risultati, perché sono su Twitter, ma non so quando ho visto una partita l’ultima volta. Sembra una vita diversa“.
Roberto Bautista o Adrian Mannarino hanno partecipato ad un’esibizione di tennis a San Pietroburgo: “È un peccato, soprattutto da parte dei giocatori europei. Non riesco a capirlo, non so cosa stiano pensando. Ricevono semplicemente denaro. I russi minacciano quotidianamente l’Europa con attacchi nucleari e ricatti energetici, eppure scelgono di andare lì e fare soldi. Quei ragazzi non sono alla disperata ricerca di soldi. Bautista è in tournée da quindici anni e Mannarino lo è più o meno da altrettanti. Quindi per me vederli è patetico“.
Sul futuro: “Tutti i progetti per il futuro devono essere accantonati. Non pianifico nulla. Pianifico per un giorno, due, tre. Quando sei in guerra, come puoi farlo?“.
Foto: LaPresse / Olycom