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Tennis, gli italiani che nel 2024 possono provare ad entrare tra i top100: tra volti nuovi e veterani

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Siamo nella cosiddetta “off-season” del tennis mondiale. Giocatori e giocatrici si preparano per il via della prossima stagione, che avrà sul finire di dicembre la United Cup ad animare la scena. La competizione a squadre tra nazioni sarà un modo per verificare le condizioni di alcuni dei tennisti più importanti, ivi compreso il serbo Novak Djokovic (n.1 del mondo). Nole non si tira mai indietro quando si tratta di supportare il proprio Paese e questo evento sarà utile anche nell’ottica del proprio avvicinamento agli Australian Open (14-28 gennaio).

Ci sarà anche l’Italia e tra le sue fila c’è un giocatore, capace già di entrare nella top-100, ma desideroso di rimanerci stabilmente. Ci si riferisce a Flavio Cobolli. Il classe 2001 nostrano è stato protagonista di un’ottima annata a livello Challenger, che gli ha permesso di scalare la classifica. Sfortunatamente l’attuale n.101 del ranking non gli ha regalato all’accesso diretto al tabellone principale degli Australian Open.

Flavio è fuori di quattro posti e vedremo se eventuali rinunce potranno consentirgli di essere parte del main draw, evitando le qualificazioni. Non ci sono dubbi, comunque, che sia tra i tennisti giovani che vuole rientrare nel magico gruppo che ha riportato la Coppa Davis in Italia. Top-100 a cui aspira anche Luca Nardi. Il pesarese (n.118 del mondo) aveva questo obiettivo già quest’anno, ma il suo rendimento altalenante è stato un ostacolo.

Il 20enne tricolore ha dato il via a una nuova collaborazione tecnica con Giorgio Galimberti e il suo staff. Si punta alla crescita fisica e alla cura dei dettagli. In questo senso, va a legarsi il periodo di allenamento che Nardi condividerà con Jannik Sinner ad Alicante (Spagna), utile sotto tutti i punti di vista.

Tra le nuove leve, osservato speciale è anche Giulio Zeppieri (n.135 ATP), che quest’anno ha avuto non pochi problemi fisici. Quest’ultimo aspetto è un po’ il punto dolente del ragazzo allenato da Massimo Sartori. La velocità dei piedi ancora desta un po’ di perplessità perché sulle qualità del braccio mancino nulla da dire. Zeppieri è il classico tennista che sa eseguire diverse cose in campo, ma negli spostamenti fa fatica.

In questo discorso vanno considerati anche i tennisti più esperti. Fabio Fognini ha ancora voglia di dare qualcosa al tennis e le sue recenti prestazioni, come le semifinali raggiunte a Metz e il titolo vinto nel Challenger a Valencia, lo stanno a certificare. Il ligure ha chiuso l’anno da n.107 e non è rientrato nell’elenco del tabellone principale degli Australian Open. Vedremo quale sarà la sua programmazione. Top-100 che sarà un target anche per l’italo-argentino Luciano Darderi (n.128 del ranking) e magari per Andrea Vavassori (n.157 ATP), anche se per lui l’ascesa in doppio non viene in secondo piano.

Foto: LiveMedia/Roberta Corradin – LivePhotoSport.it

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