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Tennis, Simona Halep: “La conferma della squalifica significherebbe la fine della mia carriera”

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Simona Halep

Simona Halep è a un bivio. La tennista rumena risultò positiva all’antidoping nell’ottobre 2022, precisamente per l’assunzione del roxadustat, ed è stata squalificata per quattro anni. L’ex numero 1 al mondo però si è appellata al CAS, il Court of Arbitration for Sports, e sarà ascoltata dal 7 al 9 febbraio 2024. 

Intervistata da EuroNews, testata rumena, si è spogliata di ogni corazza: “Ogni giorno da allora è stato doloroso, sconvolgente, perché so di non aver fatto niente di male. Quando ho ricevuto la lettera è stata un vero e proprio shock, per risultare positiva con una piccola quantità di una sostanza vietata. Non mi è mai passato di fare qualcosa del genere per la mente“.

Halep prosegue spiegando la sua linea difensiva: “Dicono che ho preso questa sostanza per migliorare le mie prestazioni, ma è chiaro che ci sia una contaminazione. Tre giorni prima della positività ho avuto esami di sangue e urine negative. Non ho mai avuto intenzione di fare qualcosa di sbagliato o irrispettoso, ho rispettato tutto e ho dedicato la mia vita al tennis“.

Ma sa anche che, se non dovesse trovare la clemenza della corte, verrebbe decretata la fine della sua carriera: “Quattro anni sono tanti, almeno alla mia età. Per un’atleta che per 25 anni ha vissuto ogni giorno dedicando la propria vita al tennis, sarebbe catastrofico. Non so come farei, probabilmente sarebbe la fine della mia carriera. E per qualcosa che non ho fatto, sarebbe davvero catastrofico“.

Foto: LaPresse

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