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Tennis, Simona Halep non si arrende: sarà ascoltata dal CAS il 7 febbraio

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Simona Halep non ha alcuna intenzione di arrendersi. L’ex n.1 del circuito WTA del tennis non può giocare perché squalificata per due violazioni al protocollo antidoping dell’ITIA. Ci si riferisce all’assunzione di un farmaco proibito, il roxadustat, e all’irregolarità nel passaporto biologico. Allo stato attuale delle cose, Halep non potrà competere fino al 6 ottobre del 2026.

Simona però ha deciso di appellarsi al CAS, Court of Arbitration for Sport. Si era in attesa della data dell’udienza e il tribunale in queste ultime ore ha reso noto che la tennista rumena sarà ascoltata dal 7 al 9 febbraio 2024. Halep ha reagito alla notizia con un breve filmato, riportato dal profilo della Federazione rumena: “Sono felice di avere la opportunità di presentarmi davanti a un tribunale indipendente e provare la mia innocenza“, le sue parole.

Giova ricordare che Simona fu trovata positiva agli US Open 2022, sostenendo poi che la sostanza proibita fosse entrata nel suo corpo a causa di un integratore contaminato. Darren Cahill, attuale tecnico di Jannik Sinner e in passato coach della rumena, e Patrick Mouratoglou, che si è preso anche la colpa di quanto accaduto per aver consigliato l’uso di quell’integratore, hanno sempre sostenuto l’innocenza della 32enne nativa di Costanza.

A questo punto vedremo quale sarà la decisione del CAS e se ci sarà un ribaltamento della sentenza a favore di Halep o se la tennista dovrà comunque scontare i quattro anni di squalifica attualmente previsti.

Foto: LaPresse

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