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Tennis, Tartarini fiducioso su Musetti: “Può diventare un top 10 in due o tre anni. Barazzutti un buon maestro”
Lorenzo Musetti non ha passato un 2023 semplice, con lunghi momenti in cui non è riuscito ad esprimere il suo miglior tennis. Doveva essere l’anno della definitiva esplosione, che non è arrivata ancora: il coach Simone Tartarini ha voluto parlare dell’annata del suo allievo all‘ATP Tennis Radio Podcast.
“Non un anno facile per Lorenzo. Nel 2022 chiuse benissimo giocando i quarti a Parigi-Bercy con Djokovic, quest’anno abbiamo iniziato male in Australia e nello swing sudamericano a causa delle diverse condizioni. A metà stagione, sulla terra, abbiamo ottenuto buoni risultati e anche sull’erba, poi sono cambiate tante cose, dalla vita privata ad altri aspetti. Il prossimo anno diventerà papà, non è facile per un ragazzo giovane come lui“.
Tartarini non esclude che il diventare genitore abbia influito sugli ultimi mesi di Lorenzo: “Ne è felice e lo sono anche io, ma non è facile controllare tutto, né per me né per lui né per i genitori. Ci sono tante cose da pianificare, la casa, la vita, e forse non era concentrato sul tennis, ogni persona è diversa. Al momento non è facile, ma Lorenzo è una persona intelligente, non ci saranno problemi nel 2024 e si concentrerà solo sul gioco. Essere padre comporta nuove responsabilità e credo possa aiutarti anche sul campo da gioco“.
Sul suo percorso di crescita Tartarini è assai fiducioso: “Musetti è ancora in costruzione, diverso da Sinner, Rune o Alcaraz: hanno una mentalità diversa. Mi piace quando riesce a giocare il suo tennis diversamente ma non è sempre facile. Penso che nel giro di due o tre anni possa diventare uno dei primi 10 giocatori del mondo“.
Accenno all’innesto di Corrado Barazzutti nel suo team: “Penso possa essere un buon maestro per Lorenzo per una dozzina di settimane all’anno. Non so come andrà ma ha tanta esperienza, e Musetti ha bisogno di questo. Siamo sempre stati insieme, sarà un bene per entrambi”.
Foto: LaPresse