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Alexander Zverev fa l’impresa ed elimina Alcaraz agli Australian Open!

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Sarà Alexander Zverev l’avversario di Daniil Medvedev nella semifinale degli Australian Open 2024. Il tennista tedesco riesce ad avere la meglio su Carlos Alcaraz con il punteggio di 6-1 6-3 6-7 6-4 in poco più di tre ore; l’iberico (che perde così la chance di poter diventare numero 1 al mondo) gioca sotto il par per oltre due set, tornando in auge proprio quando si ritrova a rispondere per non perdere al terzo, ma poi il tedesco non trema, uscendo vincitore nei momenti chiave della sfida e chiudendo così una partita meritata, tornando al penultimo atto dell’Happy Slam dopo quattro anni e avvicinando il quinto posto nel ranking mondiale.

Primo set senza storia: Alcaraz sembra non sentire la palla, compiendo errori in serie. Ne arrivano tre in fila nel primo turno di battuta e uno Zverev aggressivo va a prendersi immediatamente il break; dall’altra parte il tedesco è una macchina al servizio, offrendo solo due punti al suo avversario, e aumenta il margine nel sesto gioco, per poi chiudere i conti con un perentorio 6-1.

Nel secondo set Carlitos prova a salire di tono, migliorando la resa al servizio con cui trova qualche punto facile in più. Tanto da riuscire ad impensierire finalmente Zverev, procurandosi le prime palle break della sua partita nel sesto game, ma se nella prima il tedesco è bravo ad annullarla, nella seconda il numero 2 al mondo affossa il rovescio in diagonale. Tutto questo si ripercuote su Alcaraz, che smarrisce la via e manca due possibilità per chiudere il settimo game ritrovandosi nuovamente sotto di un break. Un duro colpo per l’iberico, che cede di nuovo il servizio nel nono gioco e va spalle al muro.

Alcaraz non sembra adeguarsi ad una partita in cui le cose non sembrano funzionare al meglio, apparendo quasi infastidito dal non riuscire a prendere il comando delle operazioni. Così facendo si ritrova nuovamente all’angolo nel quarto gioco, venendo  sopraffatto da un solidissimo Zverev. Sembra fatta quando va a servire per il match, ma arriva il ruggito del leone: il numero 2 al mondo si ritrova tutto d’un tratto e trova il break che lo tiene in vita all’unica occasione del match. Ormai esaltato, Alcaraz domina il tiebreak e riesce a forzare la quarta frazione. 

Che sembra vivere un cambio d’inerzia bello pesante: Zverev (che usufruisce di un MTO a causa di un problema al piede dopo una caduta nel tiebreak) riesce a strappare la battuta al giovane avversario, che però sta salendo di tono e approfittando di qualche incertezza di troppo del tedesco si riporta immediatamente sotto. Il numero 6 al mondo appare in difficoltà, ma riesce a difendersi con le unghie e con i denti in un combattutissimo ottavo gioco al servizio, per poi svoltare definitivamente nel gioco successivo grazie a tre errori di rovescio di Alcaraz, che torna ad offuscarsi nel momento cruciale. Zverev può andare a servire per il match e stavolta è molto più attento, chiudendo con una prima vincente.

Grandi numeri al servizio per Zverev, che mette in campo l’85% di prime con il 73% di conversione (69/94) e risulta molto più ordinato rispetto ad Alcaraz: 28-25 il suo bilancio tra vincenti ed errori non forzati, rispetto al 39-45 dell’iberico. E tutto si ripercuote sulle palle break, con il numero 6 al mondo che ne ha avute il doppio rispetto al suo avversario, 10 a 5, strappandogli per sette volte il servizio.

Foto: LaPresse

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