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ATP Adelaide, Matteo Arnaldi non sfrutta un match-point e si arrende a Jarry dopo 3 ore e mezza

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Matteo Arnaldi

Si sperava in una rivincita dopo Pechino, ma è stata una replica. Ha vinto il cileno Nicolas Jarry (n.18 del ranking) il confronto con Matteo Arnaldi (n.41 del mondo), valido per gli ottavi di finale dell’ATP250 di Adelaide (Australia). Il ligure è stato sconfitto con il punteggio di 6-7 (5) 7-6 (7) 6-4 in 3 ore e 27 minuti di partita.

Un match molto lottato come era stato in Cina, in cui l’allievo di Alessandro Petrone ha tanto da recriminare per non aver sfruttato le proprie opportunità nella seconda frazione, quando si è trovato due volte avanti di un break, ha potuto servire per la vittoria e ha avuto una palla nel tie-break per far calare il sipario. Sarà quindi Jarry ad affrontare nei quarti il vincente della sfida tra il serbo Dusan Lajovic e il ceco Jiri Lehecka.

PRIMO SET – La grande profondità delle risposte del cileno creano problemi all’azzurro, che però con la prima di servizio si salva in apertura, cancellando una palla break. Il rendimento alla battuta di Arnaldi cresce quindici come quindici, tenendo il ritmo di quello del sudamericano e costruendosi anzi una chance nel decimo game dal sapore di set-point. Il top-20 però non si fa sorprendere e si va al tie-break. Una sfida di nervi in cui è il ligure a uscirne vincitore sul 7-5, decisivo un doppio fallo di Jarry.

SECONDO SET – Arnaldi sfrutta l’inerzia a lui favorevole, dopo il successo nel tie-break, e strappa il servizio a Jarry ai vantaggi. Un margine che dura poco visto che la battuta non è amica dell’italiano nel quarto game. Un’altalena di emozioni con entrambi che non sono continui nel loro tennis. E’ quanto accade nel settimo game quando, con alcuni errori banali, Jarry facilita il nostro portacolori nella conquista di un nuovo break. Matteo si trova nella condizione di chiudere il match al servizio, ma nuovamente la tensione lo tradisce e il secondo tie-break si tramuta in realtà. Parte forte l’azzurro, che vola sul 5-2, ma ancora una volta la situazione si ribalta per via di alcune scelte del tennista nostrano tutt’altro che buone. Il cileno sul set-point manda in corridoio un dritto non impossibile, mentre il giocatore tricolore non trasforma una palla match per un rovescio colpito male. Alla fine è il sudamericano a esultare sullo score di 9-7.

TERZO SET – Arnaldi paga dazio con il rendimento al servizio, quando la prima non entra in campo. Jarry affonda il colpo sulla seconda del ligure. Per questo il tennista italiano va sotto di un break in due circostanze. L’azzurro cerca di risalire la china nell’ottavo game, costruendosi due palle del secondo contro-break, ma ancora una volta non c’è concretezza. Il cileno, alla fine, la chiude sullo score di 6-4.

STATISTICHE – Notevolissimo il numero di ace realizzato dal ligure (17), ma il 45% dei punti vinti con la seconda di servizio e soprattutto la gestione delle palle break costruite non hanno sorriso, considerando i 23 vincenti e i 25 gratuiti.

Foto: LaPresse

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