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Australian Open 2024: la griglia di partenza dei favoriti. Alcaraz e Sinner lanciano la sfida a Djokovic, Medvedev e Rune in agguato

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Jannik Sinner

Dal 14 al 28 gennaio gli Australian Open 2024 caratterizzeranno la scena del tennis mondiale. Saranno due settimane molto intense in cui avremo delle indicazioni su una stagione che si presenta incerta. Il confronto generazionale tiene banco e a Melbourne vi sarà una prima tappa importante e utile per comprendere gli equilibri in campo. Vi forniamo la nostra griglia di partenza dei favoriti per il titolo.

LA GRIGLIA DI PARTENZA DEI FAVORITI

Prima fila – Novak Djokovic (pole-position); Carlos Alcaraz: il serbo, 10 volte vincitore di questo torneo, va a caccia del 25° Slam in carriera e dell’undicesima affermazione in terra australiana. Il 2023 è stato straordinario per Nole e il feeling con il torneo aussie è sempre speciale. Se i problemi al polso non saranno così importanti come pare, è lui il favorito numero uno. Immediatamente alle spalle campione nativo di Belgrado, c’è lo spagnolo. Carlitos è quello che a livello Major ha dimostrato di tenere maggiormente di testa, negli ultimi tempi, a Djokovic e la Finale di Wimbledon è una dimostrazione. Certo, l’esperienza di Alcaraz in Australia non è stata così fortunata finora, ricordando l’eliminazione al terzo turno per mano di Matteo Berrettini nel 2022 e l’assenza per infortunio dell’anno scorso. In questa stagione però si prevede una storia diversa.

Seconda fila – Jannik Sinner; Daniil Medvedev: l’altoatesino ha chiuso in maniera straordinaria il 2023, battendo tutti i migliori e festeggiando il trionfo in Coppa Davis. Il suo livello di gioco è tale che non si possa non ritenerlo tra i favoriti del Major, ma i punti interrogativi riguardano la sua tenuta fisica nel corso di un torneo al meglio dei cinque set. Il russo, invece, ha già dimostrato di essere all’altezza dei migliori e di gradire il contesto australiano. L’incognita nel caso è da legare alla sua posizione in campo. I più forti hanno trovato delle contromisure adeguate e Medvedev non sembra intenzionato a mutare la propria strategia.

Terza fila – Holger Rune; Alexander Zverev: il danese, finalista a Brisbane, è sotto la cura Becker e si sta ritrovando dopo un periodo complicato. Il talento di Rune non è in discussione, resta da capire se e quanto i passaggi a vuoto che ancora fanno parte del suo tennis saranno tali da intaccarne la resa nel Major. Il tedesco, con la combinazione servizio-rovescio, è assolutamente da considerare, ma il termometro della situazione sarà dato dal rendimento con la seconda in battuta e il dritto.

Quarta fila: Andrey Rublev; Stefanos Tsitsipas: grande la continuità di rendimento del russo, come l’affermazione a Hong Kong di ieri sta a certificare. Certo, il suo tennis monocorde, al cospetto dei migliori, può rivelarsi limitato, ma magari potrebbe bastare. Nel caso del greco, finalista l’anno scorso, c’è da ritrovare una condizione fisica adeguata perché il suo tennis su questi campi può essere incisivo.

Outsider – Ben Shelton; Grigor Dimitrov: spintosi a quarti di finale l’anno scorso da debuttante, il mancino americano può essere una mina vagante per il modo di intendere il tennis. Il bulgaro ha iniziato l’anno come aveva finito il precedente, conquistando il nono titolo ATP della carriera a Brisbane contro Rune, riassaporando il gusto del successo nel circuito dopo oltre sei anni.

Foto: LaPresse

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