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Australian Open, Andrey Rublev si salva al quinto set contro Seyboth Wild

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Andrey Rublev si salva: il russo, testa di serie numero 5 del torneo, batte con il punteggio di 7-5 6-4 3-6 4-6 7-6(6) Thiago Seyboth Wild dopo 3 ore e 42 minuti di gioco e passa al secondo turno degli Australian Open. Il brasiliano aveva battuto Daniil Medvedev in cinque set al primo turno del Roland Garros ed è andato a un passo da un altro colpaccio all’esordio in uno Slam sempre con un altro russo.

Seyboth Wild parte subito forte e cerca di imprimere marce alte al match: il brasiliano apre con un break immediato e scappa sul 3-0 nel primo set. Rublev riesce a mantenere relativamente la calma, riesce a rientrare subito grazie ai diversi omaggi del brasiliano. In particolare con il dritto il numero 78 del mondo non riesce a trovare continuità, mentre il russo ingrana sempre di più al servizio, piazza il break decisivo sul 5-5 e conquista il primo parziale per 7-5.

Match che sembra sempre più indirizzato nel secondo set, quando Rublev in un batter d’occhio si ritrova avanti di due break. Seyboth Wild non sembra avere la forza di reagire e sul 5-1 appare avere la testa sott’acqua. Poi il moscovita si distrae leggermente e il brasiliano rientra fino al 5-4. Non basterà per riaprire il secondo set, ma porrà le basi per rientrare dentro il match.

All’inizio del terzo set Rublev ha tre palle break nel terzo gioco per uccidere definitivamente la partita: questo è il punto di svolta del match. Seyboth comincia a servire bene e a ottenere dividendi in particolar modo con il dritto, il colpo croce e delizia del gioco del brasiliano. Improvvisamente sul 2-1 arriva il break di vantaggio per l’ex campione Slam junior che vince così per 6-3 il terzo set, mentre il russo comincia a innervosirsi.

Segnali di nervosismo che aumentano per il moscovita nel quarto set tra urlacci, gesti di stizza e lamentele verso il suo angolo. Adesso è Seyboth Wild a dominare il gioco e a prendere in ogni scambio l’iniziativa, avendo decisamente più coraggio rispetto all’inizio del match. Il break arriva sul 3-3 e il set è conquistato per 6-4: i punti per Rublev arrivano quasi solo con il servizio o quando lo scambio è breve, quando invece il palleggio si allunga, è sempre il brasiliano a trovare l’accelerazione vincente.

La partita diventa sempre più spettacolare e Seyboth Wild riesce a risalire da 0-40 sull’1-2 con un punto più bello dell’altro: dal serve and volley, a un’accelerazione lungolinea di dritto sulla riga, a un recupero al lato del paletto. Sul 5-6, nel momento della verità, sembra smarrirsi il brasiliano che va sotto 0-40 smarrendo la prima. La prima rimane una chimera in questo game, ma con tre seconde pazzesche e tre grandi prime, riesce ad annullare quattro match point e a rinviare tutto al tiebreak. Un tiebreak affrontato con la dovuta sfrontatezza da parte del numero 78 del mondo che si fa aggressivo sia con il servizio che in risposta, mettendo sempre alle strette il suo avversario. Sul 6-4 il sudamericano sbaglia una grave volée e da lì in avanti non vince più un punto: Rublev vince 10-6 al supertiebreak dopo 3 ore e 42 minuti di gioco.

Foto: Lapresse

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