Tennis

Flavio Cobolli alza l’asticella: “La mia classifica non sarà questa a fine anno. De Minaur è stato più forte”

Pubblicato

il

Dopo cinque vittorie consecutive tra qualificazioni e tabellone principale, si ferma al terzo turno lo splendido cammino di Flavio Cobolli agli Australian Open 2024. Il tennista romano ha ceduto in tre set al beniamino locale Alex De Minaur con il punteggio finale di 6-3 6-3 6-1 in poco più di due ore di gioco alla John Cain Arena di Melbourne.

Ho giocato sei match, è stato un gran torneo. Oggi Alex è stato migliore di me, era più fresco e solido… semplicemente più forte. Mi sono divertito e anche se il punteggio è stato piuttosto netto, non c’è nulla che non sia andato bene. Non c’è rammarico, c’è solo grande fiducia per quello che verrà“, dichiara il giocatore azzurro in conferenza stampa.

In campo non mi sentivo più debole, ma poter giocare i momenti chiave in un modo diverso, da top10, ha fatto la differenza. Lui ora è più forte di me, meritavo forse qualche game in più ma sono felice del torneo fatto e in bocca al lupo ad Alex. Non ero teso, ho approcciato bene la partita, ma forse la stanchezza mentale e fisica ha giocato brutti scherzi. Ancora non sono abituato a settimane così lunghe e dure, sarà importante trovare una routine per conservare più energie possibili. Più partite giocherò a questo livello e meglio sarà per la mia carriera“, prosegue il 21enne.

Resta solo Sinner per l’Italia agli Australian Open nel tabellone maschile: il ranking dei 5 azzurri eliminati

Sulla programmazione dei prossimi mesi e le possibili prospettive della stagione, dopo essere entrato tra i migliori 80 al mondo: “Ora sono consapevole dei miei mezzi e sicuramente questa non sarà la classifica di fine anno. Il prossimo step? Numero 75, poi 74, poi 73… giocando così la classifica non potrà che migliorare. Ora rientro a Roma, ricarico un po’ le batterie e farò una settimana di allenamento. Giocherò Montpellier, dovrei essere in tabellone quindi voglio approfittare di questa bella opportunità. Andremo poi in America, faremo sei o sette settimane sul cemento, solo tornei ATP, a parte il challenger di Phoenix. Il mio tennis si sta valorizzando piano piano e per migliorare devo giocare il più possibile sul cemento“.

Foto: Mattia Martegani

Exit mobile version