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Australian Open, i precedenti tra Sinner e Baez. A Shanghai non fu una passeggiata

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Jannik Sinner affronterà Sebastian Baez al terzo turno degli Australian Open. Dopo aver superato i due ostacoli olandesi Botic van de Zandschulp e Jesper de Jong, il tennista italiano se la dovrà vedere con l’insidioso argentino sul cemento di Melbourne. L’altoatesino dovrà esprimersi a un buon livello se vorrà superare il rognoso sudamericano e meritarsi la qualificazione agli ottavi di finale, dove se la vedrebbe contro il vincentre del confronto tra il ceco Machac e il russo Khachanov. L’appuntamento è per venerdì 19 gennaio alle ore 02.00 italiane, sarà la Margaret Court Arena a fare da scenario al confronto tra il numero 4 del mondo e il numero 29 del ranking ATP.

Il 22enne italiano sarà chiamato a fronteggiare il 23enne, che nei turni precedenti ha avuto la meglio in quattro set contro lo statunitense J.J. Wolf e contro il colombiano Daniel Galan. Jannik Sinner, che in carriera ha vinto 10 titoli contro i 4 del rivale e vanta un saldo vittorie-sconfitte di 192-74 contro il 62-61 del rivale, partirà con tutti i favori del pronostico, ma non dovrà assolutamente sottovalutare chi sarà dall’altra parte della rete. Il nostro portacolori è anche decisamente più alto dell’argentino (188 cm contro 170 cm) e nel corso della carriera ha guadagnato sette volte in più rispetto al suo contendente (17 milioni di dollari contro 2,6).

C’è un solo precedente tra i due giocatori e risale a tre mesi fa, in occasione dei sedicesimi di finale del Masters 1000 di Shanghai. Non fu una passeggiata per Jannik Sinner, che in quell’occasione perse il primo set e poi riuscì a rimontare, imponendosi con il punteggio di 3-6, 6-3, 6-2. L’azzurro si fermò poi agli ottavi di finale, arrendendosi al cospetto dello statunitense Ben Shelton al tie-break del terzo parziale. Ricordiamo che Sinner era reduce dal trionfo al torneo ATP 500 di Pechino, dove sconfisse Carlos Alcaraz e Daniil Medvedev. Dopo l’avventura di Shanghai conquistò l’ATP 500 di Vienna (regolando ancora Medvedev nell’atto conclusivo), disputò la finale alle ATP Finals e trascinò l’Italia verso l’apoteosi in Coppa Davis.

Foto: Lapresse

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