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Australian Open, l’occasione persa di Jasmine Paolini in un tennis femminile anarchico

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Si è interrotto agli ottavi di finale il sogno di Jasmine Paolini agli Australian Open 2024. La ragazza di Bagni di Lucca si è arresa alla russa Anna Kalinskaya in una sfida in cui, almeno per classifica, partiva favorita. Ma si sa come il tennis, soprattutto quello femminile, non sia per nulla una scienza esatta, con le gerarchie pronte a ribaltarsi.

Per entrambe era la prima volta agli ottavi di finale di uno Slam. In uno scenario del genere, con due giocatrici in lizza per entrare tra le migliori otto di un Major, risultato che potrebbe risultare un trampolino di lancio per la carriera, non è solo la tecnica a contare. Ma anche la mente più libera, chi gestisce meglio la pressione del vedere un traguardo così importante a portata di mano. E oggi la russa è riuscita a gestire la situazione al meglio.

Un rammarico che si amplia guardando la parte alta del tabellone, che si è nettamente aperta. L’avversaria di Kalinskaya sarà la cinese Qinwen Zheng, giocatrice in estrema ascesa e che ha fatto a fette Oceane Dodin. Giocatrice sicuramente pericolosa, ma ci sarebbe stato più margine con lei che con Jessica Pegula, caduta al secondo turno. E in caso di impresa, ci sarebbe stata una tra Linda Noskova e Dayana Yastremska, cariche a mille dopo aver battuto nella prima settimana Iga Swiatek e Marketa Vondrousova.

Sì, c’è un po’ il rammarico dell’occasione persa per Jasmine, in un tennis femminile che si conferma pieno di sorprese. Ma guardiamo il bicchiere mezzo pieno: la crescita dell’azzurra, sempre più solida a certi livelli, sta continuando sempre di più. E non è detto che in un prossimo futuro non possa arrivare una nuova occasione di fare strada in tornei importanti da parte sua. Con una lezione importante imparata in questa edizione degli Australian Open.

Foto: LaPresse

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