Tennis
Australian Open, Puppo: “Sinner può patire due avversari. Lo vedo dietro Djokovic nella griglia di partenza”
Il conto alla rovescia sta per scadere. Dal 14 al 28 gennaio prenderanno il via gli Australian Open 2024 e sarà uno Slam molto atteso perché si rinnoverà il confronto generazionale tra il “despota” Novak Djokovic, capace di imporsi in ben 10 circostanze a Melbourne, e la nuova generazione di tennisti guidata da Carlos Alcaraz e da Jannik Sinner. Per questo non manca la curiosità. Nel corso dell’ultima puntata di Sport&Go2U, in onda sul canale Youtube di OA Sport e condotta da Alessandro Aita e da Giandomenico Tiseo, Dario Puppo (Eurosport) ha fatto alcune valutazioni interessanti circa i temi d’attualità.
Si è partiti dall’infortunio occorso a Rafael Nadal. L’asso iberico, tornato a calcare i campi a quasi un anno di distanza a Brisbane (Australia), è stato costretto a fermarsi nuovamente per un problema di natura muscolare e a dare forfait per il Major: “In attesa di avere dei riscontri sui tempi di recupero. Con il senno del poi, il fatto di aver sbagliato uno di quei match-point contro Jordan Thompson è stato meglio, perché andando avanti a Brisbane avrebbe rischiato di peggiorare la sua situazione dal punto di vista fisico. Dopo la prima partita vinta da Rafa, ho visto tanti super gasati dalla sue prestazioni, però io mi ricordo la stessa cosa due anni fa. Solo che nel 2022 non c’era Djokovic e stava meglio fisicamente lo spagnolo. Speriamo possa recuperare per l’inizio della stagione sulla terra rossa. Gestione non ideale di Rafa? Lui è sempre stato quello che nelle sessioni di allenamento non contempla assolutamente la fase di “depotenziamento”. Alla fine il rischio del mestiere è quello…lui è abituato a interpretare in quel modo il tennis. Era da tempo fuori, il fisico a quell’età è più soggetto a infortuni“, le parole di Puppo.
Nadal legato in qualche modo a Matteo Berrettini, per la lontananza dai campi a causa di problemi fisici e l’allenatore Francisco Roig, nuova guida tecnica del romano ed ex dell’iberico. A questo proposito, il telecronista di Eurosport non è troppo convinto dalla programmazione del classe ’96: “A mio parere è un errore tattico disputare gli Australian Open senza partite ufficiali. I dubbi lui li ha, non appena sente qualcosa fisicamente si ferma. Io spero che non avverta più nessun dolore. Spero chiaramente di sbagliarmi, ma ha una situazione di classifica complicata. Per me è un ragazzo fantastico, ma la sua programmazione dovrà essere focalizzata su Wimbledon e non ci si potrà permettere di non giocare quel torneo. Visto che non è andato subito in Australia, io avrei pensato a un inizio in Europa a livello indoor, ma questo è un parere da esterno. Lui non sta pensando al fatto di essere in grado di giocare al meglio i match tre su cinque, ma vuole giocare non sentendo male. Però in Australia puoi avere più problemi, alla fine è un bivio“.
Da un italiano all’altro, ovvero Lorenzo Musetti e i suoi dubbi sul suo atteggiamento in campo: “Mi auguro che anche con l’arrivo di Barazzutti si trovi il modo di scuotere emotivamente il toscano. Partiamo dal presupposto che io non credo che lui sarà mai un tennista di grande continuità come alto livello, ma può avere dei picchi molto importanti anche perché fisicamente è assai prestante. Spero poi che il fatto di diventare papà lo aiuti anche a evolversi come persona e di conseguenza come tennista. E’ anche vero che, essendo un ragazzo piuttosto sensibile, risente di questa situazione, ricordando anche quanto accaduto in passato per una relazione personale interrotta. Fondamentale trovare un equilibrio anche da questo punto di vista“.
Allargando il discorso, si è approfondito quanto fatto negli ultimi mesi da Grigor Dimitrov e il parere di Puppo è chiaro: “Guardare il tennis di Dimitrov in questi ultimi mesi ti porta al pensiero di Federer. Lui non è lo svizzero, ma sta esprimendo un gioco che assomiglia di più all’asso elvetico. Ha una grande qualità tecnica e fisica e ora è mentalmente libero. Per me può battere anche Djokovic perché ha un tennis che può metterlo in difficoltà“.
Esponendo un’ipotetica griglia di partenza per gli Australian Open, il collega di Eurosport ha sottolineato: “Io credo che Djokovic sia sensibilmente in pole-position e poi ci sia Sinner di poco avanti ad Alcaraz e a Medvedev. Non sappiamo le condizioni del polso di Djokovic. Si è detto e scritto che la sconfitta contro de Minaur abbia interrotto la serie di vittorie in Australia (43 match), ma non stiamo considerando le partite che contano maggiormente. Alla fine, lui ha disputato 10 finali a Melbourne e le ha vinte tutte e 10. E’ il torneo più difficile per battere Nole. Spero che Sinner lo incontri dalla sua parte di tabellone, perché se lo dovesse trovare in Finale per me non si batte. Jannik ha delle buone possibilità, ma ci sono degli avversari scomodi prima che potrebbero infastidirlo: Zverev e Korda per esempio, vedremo il tabellone. Tuttavia, io penso che a Wimbledon ci abbiano visto giusto nella rappresentazione del futuro con Sinner e Alcaraz che potrebbero da lì creare qualcosa e Djokovic non più essere il dominatore“.
In conclusione, parlando dell’importanza delle vittorie di Sinner a fine 2023, si è aggiunto: “Credo che Djokovic, dopo la vittoria in Coppa Davis nel 2010, abbia seguito un programma di allenamento molto simile a quello di Sinner quest’anno. Jannik ha un metodo ed è la sua fortuna. Si sa fa trovare preparato, poi può perdere, ma penso che i suoi passaggi a vuoto saranno minimi. Quella fase in cui era po’ ingenuo, non chiudendo certi punti, penso sia dimenticata e il fatto di aver battuto in più modalità Medvedev e quelle partite contro Djokovic hanno lasciato qualcosa. A questo proposito, ritengo che Nole se dovesse incrociare l’italiano avrà ulteriori motivazioni per batterlo. Se dovesse prevalere un’altra volta contro Djokovic, nel contesto Slam descritto, saremo oltre come livello. Un po’ come Lendl, che quando ha cominciato a battere quelli che lo facevano impazzire tennisticamente, poi non ci ha più perso“.
VIDEO INTERVISTA DARIO PUPPO
Foto: LaPresse