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Biathlon, l’Italia torna sul podio nella staffetta maschile dopo 3 anni! Vince la solita Norvegia

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Grandissimo risultato dell’Italia nella staffetta maschile di Oberhof, gara valida per la quarta tappa della Coppa del Mondo 2023-2024 di biathlon. Sulle nevi tedesche, Il quartetto formato da Elia Zeni, Didier Bionaz, Lukas Hofer e Tommaso Giacomel disputa un’ottima prova e, complice anche la disastrosa ultima serie al tiro dello svedese Sebastian Samuelsson, conquista un bellissimo terzo posto, dietro soltanto all’imprendibile Norvegia, prima, e alla Germania, seconda. L’Italia torna così sul podio in una staffetta maschile a distanza di tre anni dall’ultima volta (anche in quel caso fu terzo posto a Oberhof).

Andiamo con ordine: a vincere è appunto, come successo nelle prime due prove a squadre maschili della stagione, la Norvegia. Il quartetto composto da Endre Stroemsheim, Sturla Holm Laegreid, Tarjei e Johannes Boe non delude le aspettative e con una grande gara va a trionfare in solitaria con il tempo di 1:17:34.2 (0+7). Seconda la Germania (Roman Rees, Benedikt Doll, Philipp Nawrath, Philipp Horn), che riesce a rimanere in lotta per la vittoria con la Norvegia fino al sesto poligono, prima di perdere quasi un minuto per via dei molteplici errori di Nawrath (per lui un giro di penalità). Alla fine il ritardo è di addirittura 2’01” nei confronti della squadra vincitrice, con un totale di 15 ricariche utilizzate e un giro di penalità effettuato.

A 2’50” (con 0+16 al poligono) dalla Norvegia taglia invece il traguardo l’Italia in terza posizione. Dopo il 10° posto di Elia Zeni (0+6) nella prima frazione, il Bel Paese alza il ritmo con Bionaz (settimo al cambio dopo lo 0+4 complessivo al poligono) e Hofer (quarto al passaggio del testimone in seguito all’ottimo 0+1 personale al tiro) e riesce a mettere in un’ottima posizione Tommaso Giacomel (-27” dal podio al cambio), che nella sua frazione è bravissimo nel rimanere lucido e nello sfruttare il disastroso poligono finale di Samuelsson. Lo svedese manca infatti per ben quattro volte il bersaglio ed è dunque costretto a compiere il giro di penalità, mentre l’azzurro usa soltanto due ricariche, prima di uscire dal poligono ampiamente in terza posizione. Per Giacomel è poi un gioco da ragazzi mantenere la posizione e alla fine arriva dunque un magnifico piazzamento sul podio per l’Italia. 

Quarta proprio la Svezia a 3’37” (1+11) dalla vetta, quinta la Svizzera a 3’42” (1+15), mentre chiude sesta la Repubblica Ceca a 3’48” (0+10). A completare la top ten troviamo poi la deludente Francia, settima a 3’58” (5+14) dalla Norvegia, la Slovenia, ottava a 4’31” (0+7), la Finlandia, nona a 5’19” (1+16), e l’Austria, decima a 5’26” (1+13).

Foto: LaPresse

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