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Biathlon, sarà “Johannes contro Johannes” per la Coppa del Mondo maschile. Dale spina nel fianco di Bø fino alla fine? Tarjei fa da terzo incomodo

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Johannes Bø Dale Tarjei

La Coppa del Mondo di biathlon si prende una pausa, poiché i Mondiali non assegneranno punti valevoli per la Sfera di cristallo. Sul piano cronologico saremo anche a metà inverno, ma sotto l’aspetto aritmetico abbiamo già raggiunto i due terzi della stagione (14 gare su 21). Dopo aver analizzato la situazione nel settore femminile, è doveroso fare altrettanto anche in ambito maschile.

Come preventivato a novembre, il pettorale giallo è indossato da Johannes Bø. Cionondimeno, il trentenne norvegese non sta certo monopolizzando la scena come accaduto nel 2022-23. Il fuoriclasse di Stryn ha vinto “solo” 4 volte e il suo margine in classifica generale è relativo, poiché scrive +92 su chi con lui condivide il nome (Dale-Skjevdal) e +98 su chi invece ha in comune il cognome (il fratello Tarjei).

La partita è tutt’altro che chiusa. Fossero le elezioni presidenziali statunitensi, saremmo sul leaning Johannes Bø. Non ci si può ancora sbilanciare verso il “likely”, perché sarebbe sufficiente un malanno per rimettere tutto in discussione. Gli altri appaiono francamente tagliati fuori. Vetle Sjåstad Christiansen, quarto nella graduatoria assoluta, è a -224. Un ritardo verosimilmente troppo ampio, anche considerando come nel mezzo ci siano due avversari di valore su cui recuperare.

Classifica Coppa del Mondo biathlon maschile 2023-2024: Tommaso Giacomel è 10°, Johannes Boe leader

Insomma, fra gli uomini i pretendenti alla Coppa del Mondo sono la metà rispetto al settore femminile. Similmente a quanto fatto tra le donne, andiamo ad analizzare ognuno di essi ai “Raggi X”. La percentuale indicata è quella complessiva al poligono. I numeri fra parentesi indicano la posizione nella classifica dei tempi sugli sci. Vengono tenute in considerazione sono le competizioni con partenza a intervalli (Individuale e Sprint). Non fanno testo quelle in linea (inseguimento e mass start), le cui dinamiche non possono dare una reale dimensione del valore dell’atleta in quella giornata.

BØ Johannes
Precisione: 86,5%
Tempi sugli sci: 3 – 5 – 2 – 1 – 4 – 9 – 2

DALE-SKJEVDAL Johannes
Precisione: 85,6%
Tempi sugli sci: 2 – 3 – 1 – 4 – 2 – 1 – 1

BØ Tarjei
Precisione: 89,6%
Tempi sugli sci: 15 – 4 – 5 – 6 – 8 – 8 – 7

Ricapitolando, è evidente come il più anziano dei tre candidati si stia tenendo a galla nel confronto diretto con gli altri due grazie alla precisione al tiro. Fa, dunque, da terzo incomodo. Il meno blasonato del terzetto è il più forte sugli sci, ma in testa c’è chi si trova al vertice in entrambe le componenti, pur senza eccellere né nell’una, né nell’altra (almeno nel confronto diretto).

La differenza la sta facendo la distribuzione degli errori. Dunque occhio a Dale-Skjevdal, perché se a marzo dovesse mantenere la stessa competitività nel fondo, dove attualmente è il numero 1, potrebbe anche rappresentare una spina nel fianco del Bø di cui è omonimo.

Foto: La Presse

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