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Carlos Alcaraz chiarisce: “Non ho margini di miglioramento? Sono al 70% del mio potenziale”

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Prevedere quanto accadrà è molto complicato. Lo è ancor di più nel tennis, dove l’evoluzione delle storie dei singoli giocatori può prendere strade diverse. Nel caso di Carlos Alcaraz si è però certi delle sue qualità, anche perché il giovane spagnolo ha già dimostrato di valere tantissimo nell’attualità, considerando già i 2 Slam e i 4 titoli nei Masters1000.

Attualmente n.2 del mondo, Alcaraz aspira a contendere lo scettro degli Australian Open a Novak Djokovic. Del resto, nel 2023, solo lui è stato in grado di battere il serbo a livello Slam, citando la Finale vinta a Wimbledon. Sarà chiaramente un obiettivo complicato, perché Djokovic ha nel campo di Melbourne una sorta di giardino di casa. Le 10 vittorie in altrettanti Finali raggiunte la dicono lunga.

In un’intervista concessa a LeFigaro, Alcaraz ha poi voluto rispondere a chi ritiene che il suo tennis non possa discostarsi troppo da quello che già espresso, viste anche le sue già spiccate qualità atletiche: “Il mio tennis è buono, ma devo evolvermi molto a livello fisico e mentale. Ho solo 20 anni quindi sento di avere ampi margini di miglioramento. Questo sport è in continua evoluzione e bisogna sapersi adattare ai continui cambiamenti. Direi che sono a circa il 70% del mio potenziale“.

A questo punto, saranno i prossimi eventi a dare delle risposte a riguardo. Indubbiamente, il funambolico ragazzo di Murcia sarà tra i protagonisti nei prossimi anni e tutti, a cominciare da Jannik Sinner, dovranno farci i conti per il ruolo di leader.

Foto: LaPresse

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