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Golf, Cameron Young allunga al comando dopo il terzo giro del Desert Classic. Meronk e McIlroy inseguono, perde posizioni Migliozzi

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Cameron Young

Dopo il terzo giro del Dubai Desert Classic 2024 allunga in testa alla classifica lo statunitense Cameron Young, che domani andrà a caccia del primo titolo Rolex Series della carriera, oltre che del primo successo in assoluto tra DP World Tour e PGA Tour. Per l’americano dopo 54 buche score totale di -14, ma vincere il torneo non sarà semplice: la battaglia con Rory McIlroy e Adrian Meronk, che inseguono a due colpi di distanza, sarà infuocata.

Young porta fuori una giornata che si poteva mettere assai male, chiudendo il suo terzo giro uno sotto il par in 71 colpi. Lo statunitense inizia bene con il birdie alla uno, ma il doppio bogey della sette, il colpo perso della otto e il tee shot nel rough della nove potevano fargli perdere la testa. Young rimane attaccato al giro, guadagna tre colpi nelle seconde nove alla 11, alla 13 e alla 17 per rimanere in testa a diciotto buche dalla fine. Lo statunitense poi spreca l’occasione di mettere tre colpi tra lui e il resto del field al par 5 della 18, con un secondo colpo dal centro del fairway dietro il green che lo costringe a fare approccio e due putt. Lo spettacolo per domani è assicurato.

Dietro di lui inseguono però due nomi di spicco del golf mondiale: Adrian Meronk e soprattutto Rory McIlroy. I due sono appaiati a -12, a due colpi dalla testa. Giro in 70 colpi oggi per il polacco, che dopo le tre vittorie dell’anno scorso parte nella nuova stagione con il piede giusto, che chiude il sabato salvando il par alla 18 dopo un tee shot completamente sbagliato. Il protagonista di giornata è però senza dubbio il nordirlandese, partito la mattina e autore di un fantascientifico 63 che gli fa rimontare 22 posizioni e lo mette in piena lotta per difendere il titolo.

Pauroso il livello di golf messo in campo in questo moving day da McIlroy, che chiude la sua giornata con 7 birdie e un eagle, per un totale di -9 su un campo tutt’altro che semplice. La giornata inizia subito bene con il ferro dato alla uno per il birdie, e per tutte le prime nove continua a tirare i colpi al green in maniera impressionante girando in -5 le buche più difficili del percorso. Non sbaglia mai oggi Rory, guadagna altri due colpi alla 10 e alla 13 prima del capolavoro finale, il putt imbucato da lontanissimo e da fuori green alla 18 per l’eagle. Domani sarà protagonista dell’ultima partenza, e forse il favorito per alzare al cielo il trofeo.

Dopo i primi c’è uno stacco di ben tre colpi in classifica, con il danese Rasmus Højgaard e il cinese Haotong Li appaiati in quarta posizione a -9. Sesto posto solitario per il cileno Joaquin Niemann, -5 oggi e -8 per il torneo. Sul percorso par 72 dell’Emirates Golf Club di Dubai (Emirati Arabi Uniti) trio di altra qualità in settima posizione con il punteggio di -7: Thorbjorn Olesen, Alex Fitzpatrick e Tommy Fleetwood. Chiude la top-10 un gruppo piuttosto numeroso a -6: Nicolai Hojgaard, Aaron Cockerill, Masahiro Kawamura, Callum Shinkwin, Alejandro Del Rej, Adam Scott e Scott Jamieson.

Giornata negativa per Guido Migliozzi, che ne combina di tutti i colori nelle prime sette buche: tre bogey, un doppio bogey e due birdie. Dalla 9 alla 18 l’azzurro infila una serie infinita di par, per un totale di 75 (+3) che lo fanno tornare in pari con il par per il torneo, scendendo fino alla 51esima posizione pari merito.

Foto: LaPresse

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