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Monaco: “Nadal si renderà conto. Sinner può avere un vantaggio dalla pioggia a Melbourne”

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Rafael Nadal

La nuova stagione tennistica è iniziata e torna anche l’appuntamento con il programma Tennismania di Dario Puppo, in onda sul canale Youtube di OA Sport. Ospite di questa puntata è stato il giornalista Guido Monaco, in una discussione che ha toccato i temi più importanti di queste prime settimane e poi soprattutto dell’Australian Open in arrivo.

Si comincia dall’infortunio di Nadal, che non è una sorpresa per Monaco: “Da quasi un anno e mezzo non riesco a capire come possa pensare una persona con quel fisico logoro a rientrare veramente. Mi spiace anche fare la parte del guastafeste e dell’antipatico, proprio io che ho amato tantissimo le gesta dello spagnolo. Lo dico a lui, lo dico a Murray, lo dicevo a Federer. Lo so, sono un disco rotto, ma non riesco davvero a capire questo accanimento terapeutico da parte di campioni che hanno vinto tanto”. 

Ancora sullo spagnolo: “Se avesse detto negli ultimi 3-4 mesi sono stato meglio, ho iniziato a fare i carichi giusti e adesso vado in Australia e ci provo, rimanevo sempre della mia idea, ma potevo ancora capire. Se invece mi dici fino ad un mese fa non riuscivo ad allenarmi, poi improvvisamente sto meglio, vado e ci provo, allora significa che non hai i carichi di lavoro per reggere certi sforzi. Alla prima partita dura il corpo ha chiesto subito il conto ed era normale. Prima o poi si renderà conto che non può andare avanti così”.

Monaco continua a parlare di un Nadal che non è più lui: “La versione macchinosa, che mi dà la sensazione che ha perso mobilità, dura secondo me da diversi anni. Non è assolutamente paragonabile al Nadal dei primi dieci anni. Anche in queste partite, quando ha fatto anche dei bei colpi, mi è sempre sembrato che si portasse dietro un frigorifero, non ha più agilità. Il suo corpo non ha più le caratteristiche per giocare nel tennis moderno. Poi ovviamente colpisce bene, ha un talento enorme ed è un tale agonista ed è chiaro che se non si rompe qualcosa potrà tornare. Ma è normale che qualcosa ci sarà sempre. Forse questo infortunio ci regalerà qualche partita di Nadal sulla terra“.

Una delle vittorie più sorprendenti di questa prima di stagione è stata quella di Alex De Minaur contro Novak Djokovic nella United Cup, con l’australiano protagonista nella competizione, conquistando punti in classifica mondiale ed entrando finalmente in Top-10: “Nonostante la sua onorevole carriera, resto convinto che De Minaur non dovrebbe restare tra i primi dieci. Poi se batti in fila tali giocatori allora forse mi devo ricredere, ma in ogni caso resta una classifica gonfiata da questi punti ottenuti nella United Cup”.

Si passa agli Australian Open e ad un Djokovic sempre principale favorito: “Djokovic in Australia è l’equivalente di quello che è Nadal a Parigi. Stiamo parlando di una semi-imbattibilità in un torneo del genere. Anche l’anno scorso non è arrivato al meglio, ma alla fine a vinto senza troppi problemi. Quest’anno, però, c’è un Alcaraz, c’è un Sinner diverso e anche un Medvedev diverso. Ci sono tre avversari che sono decisamente più tosti rispetto allo scorso anno. Lui ha un anno in più, ma assolutamente uno di questi tre si può pensare che può fargli lo sgambetto. Altri, salvo clamorosi infortuni, mi sembra difficile che possono essere della partita”. 

Sui possibili rivali di Djokovic, tra i quali ovviamente il nostro Jannik Sinner: “Sinner ha acquisito tantissima consapevolezza, avendo battuto tante volte i suoi avversari, cosa che fino a quel momento non gli era riuscita. Io continuo a reputare sul cemento all’aperto Medvedev quasi alla pari di Djokovic e quindi leggermente sopra a Sinner e ad Alcaraz, ma con differenze assolutamente minime. Se poi non dovesse fare eccessivamente caldo e magari piovere negli ultimi giorni che si chiude il tetto, allora ecco che magari quella differenza leggera Sinner la può colmare. Non è quello che ci ti fa vincere, ma indoor e senza il troppo caldo e l’umidità, sono le condizioni migliori per Sinner e batterlo diventa ancora più difficile. Essere nei primi quattro può portare dei vantaggi e magari giocare la sera, ma capiterà anche di giocare di giorno e quando fa veramente caldo diventa anche una battaglia fisica”.

Sulla preparazione di Sinner e su un nuovo rivale come può essere Grigor Dimitrov: “Ha fatto dieci giorni ad Alicante, un paio di sciate e non credo che abbia avuto tempo di mettere tanta benzina in più rispetto a quella che aveva a novembre e dicembre. Vediamo se basta, come si sviluppa il torneo, sette partite, tre su cinque. Ci sono tanti giocatori che giocano bene, come il Dimitrov di adesso, che è molto più consapevole, più maturo, più bravo a gestire le situazioni. Sta usando finalmente le sue tanti armi ed è veramente una versione di Dimitrov molto più pericolosa. Ha sicuramente tanti tifosi per chi è orfano di un certo tipo di tennis e per il ragazzo che è e per la sua vita tennistica. Un bel personaggio, una bella aggiunta”. 

Sui risultati degli azzurri in questa prima parte di stagione: “Se stiamo a vedere il rendimento dei nostri in questo inizio d’anno è molto simile alla fine del 2023. Sonego con una serie di alti e bassi, Arnaldi che continua a vincere le sue partite e Musetti che continua a fare fatica”. 

TENNISMANIA CON GUIDO MONACO 

https://www.youtube.com/watch?v=74qZNRkaD-0&ab_channel=OAsportTV

Foto: LaPresse

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