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In Italia è scoppiata la Sinner mania? Scene di giubilo che ricordano Alberto Tomba e Valentino Rossi

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Un giorno che rimarrà nel cuore e nel cervello degli appassionati di tennis e non solo. Jannik Sinner ha vinto il titolo degli Australian Open 2024, primo italiano a riuscirci, riportando un Major in Italia a distanza di 48 anni dall’ultima e unica volta a livello maschile nell’Era Open, quando fu Adriano Panatta a centrare questo obiettivo nel Roland Garros. Di acqua ne è passata sotto i ponti e la sensazione è che si sia solo all’inizio di una storia straordinaria.

Sì, perché Sinner ha raggiunto questo traguardo avendo 22 anni e disputando la sua prima Finale Slam. Una partita difficile al cospetto del russo Daniil Medvedev che ha fatto di tutto per metterlo in difficoltà. Jannik ha avuto il merito di reagire, nella consapevolezza che di risorse in corpo ne aveva maggiormente. Una vittoria al quinto set è qualcosa che, probabilmente, ha ancora più un valore speciale.

E così la Sinner-Mania, che già da mesi è scoppiata in Italia, è stata ulteriormente alimentata da questo riscontro eccezionale. Ormai, il ragazzo di Sesto Pusteria è riconosciuto alla stessa stregua di personaggi come Alberto Tomba e Valentino Rossi nel nostro Paese. L’effetto mainstream è dilagante e il seguito del classe 2001 del Bel Paese crescente in maniera esponenziale.

Jannik però è entrato nel cuore degli italiani essendo caratterialmente molto lontano da Tomba e Rossi. Quest’ultimi, per il loro essere goliardici ed estroversi, avevano bucato lo schermo, non solo attraverso le loro vittorie, ma Sinner l’ha fatto con la sua spontaneità, quella del ragazzo della porta accanto che quando si mette il cappellino è come un cavaliere con la sua armatura.

Non è un caso che la Nike in tempi non sospetti abbia deciso di firmare con lui un contratto lunghissimo e con cifre importantissime. Ecco che certi investimenti hanno i riflessi a livello agonistico.

Foto: LaPresse

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