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Jorge Lorenzo attacca la Yamaha: “Favorivano Valentino Rossi. Mio papà un dittatore”

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Jorge Lorenzo

Jorge Lorenzo è tornato a parlare sulle stagioni di convivenza con Valentino Rossi alla Yamaha. Il centauro spagnolo condivise il box con il Dottore, ma diverse cose non sono piaciute al maiorchino, sfogatosi nel podcast “tengo un plan”. Sotto i riflettori la stagione 2015, quella caratterizzata dal controverso finale con l’episodio tra Rossi e Marc Marquez in Malesia, la penalizzazione del marchigiano sulla griglia di partenza a Valencia e la conquista del titolo iridato da parte di Jorge Lorenzo.

Il 36enne iberico non si è tirato indietro: “Ero deluso da Yamaha, perché nel 2015 aveva palesemente spinto più per Valentino Rossi che per me. Non si è comportata molto bene con me e a Valencia si è notato chiaramente. In un certo modo, e lo dico tra virgolette, mi disprezzavano“.

Jorge Lorenzo ha poi proseguito:Non ho lasciato Yamaha per soldi, in Ducati presi solo il 15% in più dello stipendio. Ma avevo grande stima in Gigi Dall’Igna, e sentivo che sarebbero arrivati a dominare la MotoGP8. Mi sentivo come Lewis Hamilton quando lasciò la McLaren per la Mercedes. Lo fece perché sapeva che sarebbe diventata imbattibile, e fu così anche per la Ducati“.

Jorge Lorenzo si è soffermato anche sul tribolato rapporto con il padre: “Mio papà è stato come un sergente. Una sorta di dittatore per me. Era come il mio nemico. Non gli ho parlato per cinque o sei anni. Diceva a tutti che gli avevano rubato il figlio e che si approfittavano di me“.

Foto: Lapresse

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