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Judo, azzurri non protagonisti nel day-2 del Grand Prix a Odivelas

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Seconda giornata di incontri del Grand Prix a Odivelas (Portogallo) di judo. Un day-2 che prevedeva le seguenti categorie di peso: -73 kg e -81 kg uomini; -63 kg e -70 kg donne. In gara per l’Italia Alessandro Magnani e Vincenzo Pelligra nei -73 kg, Antonio Esposito e Kenny Komi Bedel negli 81 kg, Flavia Favorini e Savita Russo nei -63 kg e Irede Pedrotti nei -70 kg.

Nei -73 kg in cui il russo Danil Lavrentev ha fatto la voce grossa, piegando nell’atto conclusivo lo spagnolo Salvador Casec Coca, Magnani è stato sconfitto al primo turno dal tedesco Alexander Bernd Gabler per waza-ari-awasete-ippon (Te-waza/Seoi-otoshi). Stesso destino per Pelligra, battuto dal finlandese Valtteri Olin per waza-ari-awasete-ippon (Osakome-waza/Yoko-shiho-gatame).

Negli 81 kg il giapponese Yoshito Hojo si è portato a casa il titolo, piegando la resistenza del turco Vedat Albayrak. Sul podio anche l’azero Saeid Mollai e il coreano Lee Joonhwan. Esposito, vittorioso contro l’uzbeko Boltaboev e il mongolo Gereltuya, si è imbattuto proprio in Hojo. Prima un Osae-Komi e poi un waza-ari-awasete-ippon hanno chiuso la questione. Poca fortuna anche per Bedel che, superati i primi due turni contro l’argentino Morales e l’israeliano Muki, si è dovuto arrendere all’uzbeko Nurbek Murtozoev per ippon.

Venendo ai -63 kg donne, in cui la britannica Lucy Renshall è stata la migliore battendo nell’atto conclusivo l’australiana Katharina Haecker, Russo si è imposta contro Nigara Shaheen e la brasiliana Gabriella Moraes, ma poi si è dovuta arrendere all’israeliana Inbal Shemesh per waza-ari-awasete-ippon. Favorini invece si è imbattuta proprio in Renshall, dopo aver esordito bene contro la belga Alessia Corrao. L’ippon dopo 1:53 ha chiuso i giochi.

In conclusione, nei -70 kg in cui Barbara Matic ha posto il suo sigillo, battendo nella finale l’uzbeka Gulnoza Matniyazova, Pedrotti si è fermata al secondo turno. L’azzurra si è imposta nel primo incontro con la brasiliana Luana Carvalho, ma la tedesca Miriam Butkereit le ha sbarrato la strada con un waza-ari-awasete-ippon dopo 53″.

Foto: IJU

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