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Sci Alpino

Manche pazza a Jasna: Hector rifila secondi, Vlhova si infortuna, Brignone esce subito

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Sara Hector domina la prima manche del gigante femminile di Jasna, ma in Slovacchia succede veramente di tutto. Il ghiaccio vivo ha messo in enorme difficoltà tutte le atlete, tranne la svedese che ha rifilato distacchi abissali alle avversarie, interpretando al meglio il contesto generale con la sua potenza. Una situazione mai vista in Coppa del Mondo, con moltissime sciatrici che sono andate in difficoltà già dopo poche porte, non riuscendo a gestire minimamente gli sci in una condizione della neve davvero estrema.

Purtroppo è una prima manche condizionata anche da due cadute, quella di Federica Brignone e di Petra Vlhova. La valdostana è purtroppo uscita dopo pochissime porte, con lo sci che non ha chiaramente tenuto sul ghiaccio ed ha sbalzato fuori l’azzurra. Uno zero pesantissimo per la classifica di gigante, visto che molto probabilmente Brignone perderà il pettorale rosso di leader e tanti punti da Gut-Behrami e Shiffrin.

Una caduta senza conseguenze quella di Brignone, mentre invece per Vlhova la situazione sembra essere grave, con un possibile infortunio alle ginocchia. La slovacca caduta in prossimità del primo dosso, scivolando dopo aver toccato il manto con lo scarpone. Vlhova è scivolata verso le reti, avendo anche una brutta torsione del ginocchio destro. Gara interrotta per molti minuti, con la slovacca portata giù in toboga nel silenzio assoluto del pubblico di Jasna, che era presente al traguardo solo per lei.

Si diceva di distacchi abissali tra le atlete, con le sole Mikaele Shiffrin e Alice Robinson che hanno in qualche modo cercato di limitare i danni. L’americana è alle spalle della svedese con un secondo preciso di ritardo, mentre la neozelandese è terza con 1.05 da Hector.

Già da quarto posto il distacco dalla svedese sale oltre i due secondi è mezzo, visto che la croata Zrinka Ljutic è a 2.65 dalla vetta. Quinta la svizzera Camille Rast (+2.87), brava ad inserirsi con il pettorale 27, precedendo la norvegese Ragnhild Mowinckel (+2.92) e la connazionale Lara Gut-Behrami (+2.97). La svizzera ha sicuramente una grande occasione nella seconda manche, vista l’uscita di Brignone. Ottava l’americana AJ Hurt (+3.13), mentre completano la Top-10 la norvegese Thea Louise Stjernesund (+3.42) e Lara Colturi (+3.65).

La migliore delle azzurre è stata un’ottima Elisa Platino, che con il pettorale 38 è riuscita ad inserirsi in tredicesima posizione (+3.92). Quindicesima Asja Zenere (+4.14) ed anche lei in corsa anche per un piazzamento tra le dieci. Purtroppo Roberta Melesi è trentaduesima (+5.20), più indietro ancora Ilaria Ghisalberti (+5.79), mentre è uscita Ambra Pomarè. Incredibile quello che è successo a Marta Bassino, con la piemontese che ad un certo punto si è praticamente rialzata, terminando ad oltre otto secondi dalla vetta.

Foto: LaPresse

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