Sci Alpino

Marco Odermatt fa il vuoto nella prima manche ad Adelboden. De Aliprandini si gioca il podio

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Marco Odermatt ha vinto il gigante di Adelboden. Mancherebbe ancora la seconda manche, ma è quasi impossibile pensare ad un esito diverso dopo la prova del campione svizzero. Semplicemente di un’altra categoria rispetto al resto del mondo, lo svizzero fa il vuoto a metà gara, distanziando gli avversari di oltre un secondo. Il tutto con una gara sprint, con partenza abbassata a causa della scarsa visibilità.

Il “primo degli altri” è l’austriaco Stefan Brennsteiner, che conclude in seconda posizione a 1.04 dallo svizzero. Prima manche eccezionale per Aleksander Aamodt Kilde. Il norvegese, partito con il pettorale con il pettorale 16, si è inserito in terza posizione (+1.15) e può andare a caccia del primo podio della carriera in gigante.

Quarto posto per l’austriaco Manuel Feller (+1.24) davanti al norvegese Atle Lie McGrath (+1.34). In pienissima lotta per il podio c’è un ritrovato Luca De Aliprandini, che conclude in sesta posizione a 1.37 dalla vetta, ma poteva anche esserci un tempo migliore senza qualche errorino nella prima parte.

La lotta per il podio è comunque apertissima a tanti atleti, compreso il norvegese Rasmus Windingstad (+1.39) che è settimo davanti al francese Thibaut Favrot (+1.42) e allo svizzero Gino Caviezel (+1.46). Completa la Top-10 il norvegese Alexander Steen Olsen (+1.53) davanti al connazionale Henrik Kristoffersen (11°, +1.54).

Tanti rimpianti in casa Italia per Filippo Della Vite. Il bergamasco è uscito, ma era incredibilmente avanti al primo intermedio di un solo centesimo nei confronti di Odermatt. Le possibilità per fare una grande gara c’erano davvero tutte.

Una buona prima manche per Alex Vinatzer, quindicesimo e distanziato di 1.73 dalla vetta. L’altoatesino può andare a caccia anche di una Top-10 con una seconda prova all’attacco. Più indietro, ma qualificati per la seconda manche Hannes Zingerle (26°,+2.39) e Giovanni Borsotti (29°,+2.50). Non accedono alla seconda manche invece Tobias Kastlunger (47°, +3.26) e Simon Talacci (57°, +3.68).

Foto: LaPresse

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