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‘Maurizio racconta…’: il bilancio dello sport italiano nel 2023 e il confronto tra uomini e donne
Nell’anno 2023, ormai andato agli archivi, l’hanno spuntata (di poco) gli uomini sulle donne azzurre. È questo il responso che ci ha lasciato l’anno solare (senza Giochi a Cinque Cerchi) appena concluso, per quanto riguarda le rassegne iridate delle specialità olimpiche. Per quest’analisi abbiamo preso in considerazione sia le discipline estive che quelle invernali.
Entrando nello specifico, ecco il dettaglio:
Campionati Mondiali 2023 nelle specialità olimpiche (invernali ed estive)
Podi ottenuti dagli uomini: 8 ori, 17 argenti, 6 bronzi
Podi ottenuti dalle donne: 7 ori, 8 argenti, 10 bronzi
Podi ottenuti in specialità miste (uomo/donna): 1 oro, 3 argenti, 3 bronzi
Analizzando in profondità i dati, emerge che il computo degli ori pende a favore degli uomini per una sola lunghezza (8 a 7), mentre con gli argenti non c’è stata storia: più del doppio a favore dei ragazzi (17 a 8). I terzi gradini del podio sono invece stati appannaggio delle donne (10 a 6). Nel totale dei metalli, i maschi hanno avuto la meglio (31 a 25). Se ci limitiamo alle discipline invernali, troviamo invece una perfetta parità alla voce ori, mentre i maschi l’hanno spuntata tra gli argenti (5 a 1) ed i bronzi (3 a 2).
Per quanto riguarda il numero di sport in cui il Bel Paese è andato a medaglia nel 2023, ai Mondiali è successo in 20 discipline tra i maschi, mentre le azzurre si sono fermate a 13 e le specialità miste hanno raggiunto quota 6. Il dato curioso che spunta dall’analisi, è che soltanto in 6 sport l’Italia è salita sul podio iridato con entrambi i generi: sci alpino, boxe, scherma, atletica, judo e nuoto.
Tutti numeri che confortano, anche pensando all’Olimpiade estiva di Parigi 2024, dove l’assalto al bottino record di Tokyo 2020, di 10 ori, 10 argenti e 20 bronzi, sarà la missione (possibile) della spedizione azzurra. Proprio in ottica Parigi 2024, c’è da dire che nonostante il CIO abbia praticamente equilibrato il programma olimpico – in Francia ci saranno solo cinque gare in più a favore degli uomini -, in molti Paesi l’emancipazione femminile nello sport ha faticato a trovare pieno compimento. L’Italia, invece, è stata tra le prime Nazioni ad avere, pressoché ovunque, una quota rosa significativa e competitiva.
Maurizio Contino
LE PUNTATE PRECEDENTI DI ‘MAURIZIO RACCONTA…’
Foto: LaPresse