Tennis
Monaco elogia Sinner: “Da campione sta diventando fuoriclasse. Rublev nelle sceneggiate resta lucido”
Giornata molto interessante agli Australian Open: Jannik Sinner ha sconfitto Karen Khachanov e si è qualificato ai quarti di finale, dove affronterà Andrey Rublev; Novak Djokovic ha dominato contro Mannarino e ora se la dovrà vedere con Taylor Fritz, che ha invece avuto la meglio su Stefanos Tsitsipas. Guido Monaco, commentatore di Eurosport, ha analizzato i temi salienti nell’ultima puntata di Tennismania, trasmissione del canale YouTube di OA Sport.
Ai ragazzi X la prestazione di Jannik Sinner: “Sinner ha avuto percentuali di servizio basse eppure ha vinto contro un avversario vero che si stava esprimendo bene: forse qualche mese fa con queste percentuali di servizio contro Khachanov sarebbero stati 1-1, invece adesso ha condizione atletica, consapevolezza in più, gioca meglio i punti importanti e senza il mantra obbligatorio del 70% di prime di servizio riesce a fare bene. Nel terzo set ha alzato il livello e quindi esce bene da questa partita, che è stata vera con scambi duri contro un avversario che non ha fatto il comprimario. Anche nel non buono c’è stata la conferma del cambio di passo da parte di Sinner, che da campione sta diventando fuoriclasse. Si stanno incastrando il lavoro e le scelte fatte, continua a dire quanto si trova bene con il suo staff, adesso è molto tranquillo, sicuro della sua scelta e quando poi vinci tantissimo tutto va bene, come nei matrimoni. Arriva ai quarti come meglio non poteva, nell’off-season ha fatto un ulteriore salto dal punto di vista atletico“.
Il commentatore si è soffermato a lungo su Andrey Rublev, prossimo avversario di Jannik Sinner agli Australian Open: “Rublev è completamente pazzo. Come fai a essere numero 5 del mondo e a inveire in alcuni momenti, avere dei passaggi in cui fai sceneggiate che io non ho mai visto fare neanche al circolo del dopolavoro. Questo è pazzo completamente, non esce mai dalla partita. Lui anche in questa rabbia feroce che ha addosso il punto dopo lo rigioca, non ha passaggi a vuoto. A me ha impressionato perché oggi de Minaur stava giocando a un gran ritmo e lo stava mettendo alle corde, lui ne è uscito fuori come contro il brasiliano. Separiamo l’immagine di ragazzo con poco controllo dal rendimento e dalle potenzialità del giocatore che sono impressionanti: quante partite vince in un anno e come colpisce la palla?“.
Guido Monaco ha poi proseguito sul russo: “Vero che non ha mai fatto una semifinale Slam e sembra avere un po’ di complesso nei confronti degli avversari che lo precedono in classifica, ma se la mettiamo sui colpi non è che si va ai quarti con la testa già su Djokovic (riferendosi al tabellone di Jannik Sinner, n.d.r.). È vero che ha una mono-velocità e forse non è sempre in controllo, viene avanti poco, ma tutto il resto è tanta roba e non è per niente vulnerabile. È il giocatore più forte e costante del circuito che non ha ancora raggiunto una semifinale Slam e speriamo che non ci riesca proprio questa volta“.
Un passaggio sullo scenario che sembra profilarsi in vista dei quarti di finale: “Djokovic-Fritz e Sinner-Rublev, poi Hurkacz-Medvedev e Zverev-Alcaraz (se tutto va bene) sono i quarti di finale migliori che potevamo immaginare. Rublev quando ragiona ha molto obiettività e a volte si sottovaluta, lui si schernisce sempre anche quando gli altri gli fanno i complimenti, ha un po’ di complesso di inferiorità nei confronti di altri tre-quattro giocatori, è come se si fosse convinto che in certe situazioni può competere, ma quando si trova questi ha qualcosa in meno: anche se è vero devi essere il primo a non crederci“.
Una lunga analisi su Novak Djokovic, la vittoria odierna e il prossimo quarto di finale contro Taylor Fritz: “Difficile da interpretare il test di Mannarino, tra l’altro 30 minuti per giocare i primi tre game e poi poco altro. All’inizio non è che fosse così schiacciante la superiorità di Djokovic, poi Mannarino si è scoraggiato perché ha fatto uno sforzo iniziale per rimanere attaccato e non ci è riuscito. Mannarino per quanto straordinario non ha le armi tecniche per mettere in difficoltà Djokovic, non le ha quasi nessuno, lui meno di altri con questo gioco che tende ad addormentare e a giocare tante palle. Fritz sarà un test da cui tireremo fuori più indicazioni, detto che anche Fritz o farà una partita clamorosa al servizio e verrà a fare 20-30 volée o attacchi più del solito oppure non avrà molte chance di vincere“.
Non manca anche un’opinione su Stefanos Tsitsipas, oggi battuto da Fritz: “Fritz può lasciarti fermo con il servizio e con i colpi da dietro, quando giochi contro Tsitsipas hai una strategia determinata e difficilmente da quella ti muovi, lui può giocare anche bene di rovescio ma prima o poi ti concede qualcosa e ora ho l’impressione che stia calando, forse si è accorto di non essere un ‘top-top’, poi magari c’è di mezzo anche la vita sentimentale che gli toglie delle energie, sembra meno focalizzato sul tennis, il clima famigliare a volta non aiuta. È a un crocevia: o torna a essere ambizioso, investe sul back di rovescio e sull’essere meno vulnerabile, e allora può restare in top-10, altrimenti ci scivola fuori perché gli altri non stanno lì a guardare. Poi non è un disonore perdere contro Fritz, lui deve starci a questi turni dello Slam per i colpi che ha e il giocatore che è. Fritz è uno dei pochi che può andare in una partita Slam contro Djokovic: servendo al massimo dei suoi livelli e provando a fare una partita aggressiva, ha il gioco per sorprendere, ma devono incastrarsi delle cose. Ha lo status e la tipologia di gioco che può lasciarti fermo: fare partita pari per almeno tre set contro Dojkovic è una grande impresa, ma è uno dei pochi che può provarci“.
VIDEO TENNISMANIA CON PUPPO E MONACO
https://www.youtube.com/watch?v=nfHrBOIRVZ8&t=1192s
Foto: Lapresse