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MotoGP, Marc Marquez sul 2024: “Non potrò vincere sin dal via della stagione, dovrò crescere con calma”

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Ha preso ufficialmente il via la nuova stagione del team Ducati Gresini. Mai come in questa occasione l’attesa era immensa. Alex e Marc Marquez andranno a comporre un duo di grande importanza, con la moto di Borgo Panigale che potrebbe davvero riportare l’otto volte campione del mondo a battagliare per podi, successi e, perchè no, titolo iridato. A lato della presentazione, avvenuta nella giornata di ieri a Riccione, il “Cabroncito” è stata sommerso di domande. L’attesa in vista del 2024 è, gioco forza, notevole.

“Dopo undici anni con lo stesso team, sarà strano soprattutto per i primi tempi. Ma quando ho preso la decisione, ero pienamente convinto. Ovviamente, arrivare in un team come Gresini con mio fratello come compagno di squadra renderà il cambio più facile. Ma sapevo che sarebbe stato così, mi sono sentito molto a mio agio già dal primo test a Valencia. Tutti erano nervosi, ma già in questi giorni abbiamo trascorso del tempo insieme”. (Fonte: Motorsport.com).

Lo spagnolo passa poi a svelare quali sono le sue aspettative in vista di un campionato che lo vedrà di nuovo al centro dell’attenzione: “Una cosa è l’aspettativa, l’altra è l’approccio. Il mio è provare a essere veloce in pista. Se posso essere un decimo più veloce già nel primo test, ci proverò. Ma un’altra cosa è l’aspettativa contro la realtà. La prima è molto alta da parte delle persone, ma il mio lavoro è provare a dimenticarle tutte, lavorare nel mio box perché devo stare calmo, soprattutto all’inizio. Essere calmi non significa non essere veloci. Ovviamente ci proverò, ma non posso pretendere di lottare per la vittoria sin da subito. Gli ultimi 4 anni sono stati un incubo, non vinco una gara da 2 stagioni. Arrivo su una moto con cui due piloti in particolare, Pecco Bagnaia e Jorge Martin stanno correndo da molti anni vincendo gare e campionati. Sono velocissimi e avranno la moto del 2024. Non si può pretendere di arrivare ed essere subito al loro stesso livello”.

Il primo assaggio con la moto bolognese è avvenuto nei test di fine stagione di Valencia. “A Valencia mi sono sentito bene. Ovviamente il tempo è arrivato perché ho sentito il feeling con la moto, quando ho iniziato a spingere, il giro è arrivato. Sono curioso di provare la moto in Malesia e Qatar, piste dove ho sempre faticato di più. A Valencia di solito sono molto veloce, ma è stato un buon modo per iniziare. Avevo una sola moto nel box di solito ne avevo quattro nei test di Valencia. Quindi sono rimasto calmo perché mi hanno detto di non cadere, di portare la moto nel box. Sono curioso di vedere quale sarà il mio livello nei test in Malesia”.

Dopo oltre una decade in Honda, il catalano è pronto a cambiare stile di guida sulla Ducati. Le differenze, ovviamente, non mancano. “È un modo diverso di approcciare il tempo sul giro, soprattutto. La maniera di entrare in curva è completamente diversa. Anche Honda ha punti molto forti in alcune parti della curva, ma non potevo usare quello stile che avevo per guidare la Ducati. L’uscita di curva, in particolare, era molto fluida, ma devo ancora imparare il modo di usare quella potenza e quel grip extra che ha la Ducati. A Valencia siamo andati bene, ma ancora non so se questo sarà il mio stile di guida con la Ducati, era il primo test, avevo guidato con un setup di altri che non sapevo e dovevo solo adattarmi”.

Il team ha detto che vuole puntare in alto, nonostante Marc Marquez preferisca mantenere i piedi ben saldi al terreno: “Quando prendono un pilota, è perché credono che possa andare forte. Hanno preso un rischio, hanno atteso la mia decisione fino a ottobre. Anche io voglio far bene, ma dobbiamo andare con calma. Honda? Hanno cambiato il project leader, quindi arriva. Il dubbio più grande è che non si sa quando. Potrebbe essere fra un mese, un anno o due. Questo era rischioso per il mio momento della carriera sportiva. Non per Honda, ma per me. Ho pensato che questa fosse la cosa più giusta da fare, sono convinto della mia decisione”.

Foto: Oscar Gonzalez / IPA

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