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Non solo Sinner: il tennis italiano attende Musetti, Arnaldi e Cobolli. Ma siamo su dimensioni diverse

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Lorenzo Musetti

Jannik Sinner ha portato in questi ultimi due mesi il tennis italiano in una nuova dimensione. Le imprese di Torino alle ATP Finals, poi l’incredibile trionfo in Coppa Davis e adesso il capolavoro firmato a Melbourne, con la conquista degli Australian Open e del suo primo titolo Slam. Un momento davvero magico, con l’altoatesino che sta trascinando tutto un settore, che comunque si è dimostrato in queste ultime stagioni davvero florido.

Sinner è ovviamente la stella, il faro, la guida, quel campione che l’Italia cercava da tantissimo tempo e che finalmente lo ha trovato. L’altoatesino è destinato a vincere più di un titolo Slam in carriera ed un prossimo obiettivo sarà quello di diventare anche numero uno del mondo.

Però nel nostro tennis non c’è solo Sinner, ma ci sono anche altri ragazzi dall’ottimo potenziale e che possono essere proprio trascinati dai risultati del nativo di San Candido. Senza dimenticare Lorenzo Sonego o Matteo Berrettini, che si spera possa tornare presto, e, guardando solamente la carta d’identità, Lorenzo Musetti, Matteo Arnaldi e Flavio Cobolli sono tre ragazzi su cui puntare molto.

Chiaramente la dimensione raggiunta da Sinner è ancora molto lontana per loro tre e, probabilmente, al momento è molto difficile pensare che la possano raggiungere. Nonostante questo hanno talento, qualità e caratteristiche per prendersi il centro del palcoscenico anche in svariate occasioni.

Fin da inizio carriera c’è sempre stato un dualismo tra Jannik Sinner e Lorenzo Musetti, considerati senza alcun dubbio i due talenti italiani più cristallini. Se da una parte l’altoatesino ha avuto una crescita rapida e vertiginosa, il toscano è probabilmente mancato nell’ulteriore salto di qualità, facendo un balzo indietro dopo aver raggiunto anche la Top-15 mondiale. Sulla qualità dei colpi di Musetti non c’è molto da discutere, ma per fare quel salto richiesto serve una crescita caratteriale e poi anche qualche cambiamento in uno stile di gioco che al momento non sembra dare i risultati sperati. Di tempo c’è, ma non va assolutamente sprecato.

Matteo Arnaldi e Flavio Cobolli sembrano essere due ragazzi molto simili sia nel modo di giocare sia per il carattere che mostrano ad ogni incontro. Due guerrieri in campo, ma anche due ragazzi che lavorano tanto e che hanno vissuto e stanno vivendo stagioni importanti. Arnaldi ha già fatto un ulteriore salto e il prossimo deve essere quello di arrivare da testa di serie al Roland Garros, mentre Cobolli è reduce da uno strepitoso Australian Open e il difficile ora è proprio quello di sapersi confermare. L’esempio di Sinner potrà certamente aiutare anche loro a migliorare ulteriormente, con un tennis italiano che continua a sognare in grande.

FOTO: LaPresse

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