Tennis
Novak Djokovic inizia a carburare: “Buoni segnali dal mio fisico. So che non posso piacere a tutti”
Novak Djokovic comincia a salire di colpi e si sbarazza agevolmente dell’argentino Tomas Martin Etcheverry, imponendosi in tre set per 6-3 6-3 7-6 e raggiungendo gli ottavi di finale agli Australian Open 2024. Il fuoriclasse serbo prolunga dunque la sua striscia vincente a Melbourne e se la vedrà al prossimo turno con il francese Adrian Mannarino, capace di sconfiggere al quinto set il talento americano Ben Shelton.
“Ho giocato meglio rispetto ai due turni precedenti e questo è positivo. Sono felice del tennis espresso e delle sensazioni provate in campo. Sto iniziando a sentirmi meglio sia fisicamente che in termini di gioco. Ma non ho ancora raggiunto il mio miglior livello. Nell’avvicinamento a questo torneo non mi sono sentito bene a livello di salute, quindi di conseguenza fisicamente e nel gioco. È tutto connesso. In termini di qualità del tennis giocato, sin qui non è stato il mio miglior torneo. Sono comunque al quarto turno, credo e mi auguro che le cose possano continuare a migliorare“, dichiara Nole in conferenza stampa.
Sul suo rapporto da giovane con i top player dell’epoca: “Quando sono arrivato nel tour, so che Federer non apprezzava il mio modo di comportarmi. Non si combinava molto col suo. Credo che non fossi il ragazzo ideale secondo i canoni dei top player di allora, perché non li temevo e non ero preoccupato nel dire di voler diventare il numero uno. Sapevo di avere il tennis per poterci riuscire. Ma non ho mai mancato di rispetto a nessuno, prima, durante o dopo un incontro. Mi è stato insegnato che il rispetto non deve mai mancare, indipendentemente dalle circostanze. Negli anni, sapere di non piacere a tutti mi ha spronato ulteriormente. Se sbaglio, mi scuso. Ma se una critica è senza fondamento non mi smuove. Non si può piacere a tutti, ma è normale. Siamo tutti differenti e ognuno ha le sue preferenze“.
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Djokovic ha parlato infine delle problematiche legate alla programmazione dei Grand Slam, con diversi match che finiscono a notte fonda: “Credo che gli Slam stiano discutendo della situazione per provare a trovare delle soluzioni. Come iniziare un giorno prima o altre. Con i match maschili al meglio dei cinque set, può succedere che alcune sfide si protraggano molto a lungo. Medvedev ha finito molto tardi, ma ha anche iniziato molto tardi e quella non è una situazione ideale. Non credo che i tornei Major possano eliminare la divisione fra sessione diurna e serale, perché è il loro modo di vendere i biglietti e commercializzare il loro prodotto. Aiuterebbe i giocatori, ma non la vedo come un’opzione. Una soluzione, invece, potrebbe essere quella di inserire un incontro in meno nella programmazione del campo centrale“.
Foto: Lapresse