Sci Alpino
Pagelle discesa Wengen: Paris sorride a metà; Casse bravo a scuola, ma…L’anti-Odermatt è francese
PAGELLE DISCESA WENGEN 2024
Sabato 13 gennaio
Marco Odermatt, 10: fino all’altro ieri non aveva mai vinto in discesa, ora è già a quota 2. I successi in Coppa del Mondo sono ben 31 a soli 26 anni. La sensazione è che in futuro sarà una sfida più con i record che con gli avversari. Eppure un rivale serio lo ha trovato in Cyprien Sarrazin.
Cyprien Sarrazin, 9,5: è incredibile come la Francia abbia trovato un fenomeno in maniera quasi casuale. Parliamo di un 29enne che in gigante, anche a causa degli infortuni, è sempre stato uno sciatore di seconda/terza fascia. Poi da poco più di un anno si è proiettato verso la velocità, riscoprendosi formidabile. Oggi, con Kilde in calo e probabilmente anche infortunato, è l’unico anti-Odermatt.
Dominik Paris, 7: si può essere felici per un podio, ma con un distacco di quasi 2 secondi dal primo, per la precisione 1.92? Wengen non sarà mai la pista preferita dall’azzurro, anche oggi la Kernen-S si è rivelata indigesta, tuttavia con oggi sono già 3 i podi ottenuti in discesa nella località elvetica. La sensazione è che tecnicamente sia ormai troppo difficile tenere il passo di Odermatt e Sarrazin. Ma a Kitzbuehel l’azzurro potrebbe avvicinarsi ad entrambi, magari provando a batterli. Poi su piste meno tecniche come Chamonix o Kvitfjell potrebbero venire fuori le doti da gran scivolatore dell’italiano. Peccato per l’uscita a Bormio, altrimenti l’obiettivo della Coppa del Mondo di discesa sarebbe ancora concreto.
Adrian Smiseth Sejersted, 7: fa tremare Paris e termina quarto a soli 28 centesimi dal podio. Sinora è stato molto discontinuo il norvegese nella sua carriera, che ormai si avvicina alle 30 primavere: sarà dura raggiungere Odermatt e Sarrazin.
Vincent Kriechmayr, 6: quinto a 2.49. La sensazione è che sia in calo, non riuscendo più a tenere il passo dei primissimi. In alcuni contesti, tuttavia, potrebbe ancora lasciare il segno, magari già a Kitzbuehel.
Adrien Theaux, 7: sesto a 39 anni. Di sicuro quest’anno la Francia ha trovato degli ottimi materiali, come testimonia anche il settimo posto di Nils Allegre.
Mattia Casse, 6: sufficienza risicata. Sembra l’alunno di cui a scuola si dice “è bravo, ma potrebbe fare molto di più“. Anche oggi decimo, solido, costante, eppure dà la sensazione di non riuscire a replicare in gara quanto di buono esprime in prova. In alcuni passaggi non se la sente di osare, alza leggermente il piede e lì sono tutti decimi che se ne vanno.
Guglielmo Bosca, 6: dopo il quinto posto in superG, con il pettorale n.40 ottiene un buon 23° posto, seppur a quasi 5 secondi dalla vetta.